Attualità

"Memoria Viva" per l'alluvione di Certaldo

Nel 50esimo anniversario del tragico evento, il Comune cerca foto e materiale per un progetto di archiviazione storica e studi

Foto d'epoca dell'evento del 1966

Il Comune di Certaldo e il Comitato della Memoria rinnovano a cittadini e associazioni locali l'invito, già lanciato a fine giugno, per il progetto “Certaldo 1966 – 2016”. Nel 50esimo anniversario dell'alluvione, si invita a raccogliere e condividere con gli uffici comunali fotografie, filmati, ma anche documenti o testimonianza dirette, relative all'alluvione del 1966; alluvione che oltre a Firenze, con il fiume Arno, interessò anche tante altre località della Toscana, comprese Certaldo e la Valdelsa.

La raccolta del materiale, che resterà naturalmente di proprietà dei diretti interessati, serve come base per organizzare una serie di iniziative in vista del 50esimo anniversario dell'alluvione, iniziative che rientreranno nel progetto”Memoria viva” promosso dal Comitato di Coordinamento della regione Toscana 2016, cui il Comune di Certaldo ha aderito, e che culmineranno il 4 novembre 2016, a 50 anni esatti dall'alluvione di Firenze.

“L'iniziativa punta a coinvolgere persone di ogni età, a riscoprire e valorizzare il nostro recente passato con l'obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare le nuove generazioni sui problemi dell'ambiente e della responsabilità nella gestione del territorio – spiega l'assessore Clara Conforti – da qualche anno stiamo assistendo, in Toscana e non solo, ad eventi meteorici intensi che aggrediscono un territorio già fragile e vulnerabile. Il ricordo delle alluvioni del passato può aiutare a educare i cittadini ad una maggiore consapevolezza ed a trovare insieme nuove strade, nuove soluzioni, nuovi comportamenti”.

E' infatti evidente come una serie di cambiamenti climatici, la cosiddetta “tropicalizzazione del clima”, con piogge intense ed improvvise, stia mettendo in luce il rischio idraulico delle città e di tutto il territorio, i cui sistemi di drenaggio, i ponti, le infrastrutture sono stati dimensionati, a volte in modo non adeguato, per eventi meteorici mediamente meno intensi. Fenomeno che si accompagna con una diminuzione delle precipitazioni annuali complessive e delle portate dei corsi d’acqua, che rende necessario anche cambiare il rapporto con l'uso della risorsa idrica da parte dei cittadini.