Attualità

Mercatone Uno, sciopero e presidi

I lavoratori si presentano prima davanti alla sede della Prefettura e poi davanti alla sede del Palazzo Comunale di Colle

Dipendenti ricevuti dal sindaco Paolo Canocchi dopo il presidio davanti alla sede del Comune

Soddisfazione per lo sciopero indetto per la giornata di oggi, ma soprattutto soddisfazione per l'incontro avuto prima con il Prefetto di Siena e poi con il sindaco di Colle di Val d'Elsa: stati d'animo espressi dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil e Fisascat Cisl in merito alla vertenza del Mercatone Uno della città del cristallo.

Oltre allo sciopero, infatti, i dipendenti del supermercato hanno effettuato due presidi, uno in mattinata davanti alla Prefettura e uno nel pomeriggio davanti alla sede dell'amministrazione comunale di Colle di Val d'Elsa.
“La decisione dello sciopero – hanno spiegato Filcams Cgil e Fisascat Cisl - è maturata per protestare contro il disimpegno di una proprietà e l'approssimazione di un management che, in questi ultimi anni, nonostante i tanti sacrifici fatti anche dai 51 dipendenti del punto vendita di Colle, hanno condotto al collasso economico-finanziario una società che, se opportunamente rifinanziata e guidata, avrebbe potuto rispondere positivamente alla sfida competitiva del mercato. Tra l'altro il negozio di Colle è l'unico in provincia di Siena e non ha concorrenza viste le dimensioni e gli articoli trattati”. Una situazione incomprensibile, quella del punto vendita colligiano, in virtù del fatto che solo qualche mese fa i locali sono stati del tutto rinnovati, sia internamente che esternamente, con un investimento decisamente importante. Adesso invece a rischio sono non solo i dipendenti, ma anche quei lavoratori che hanno comunque acquisito tempo fa alcune quote societarie. I lavoratori sono stati fatti salire all'interno del palazzo comunale dal sindaco Paolo Canocchi che ha ascoltato le preoccupazioni e così come fatto dal Prefetto Saccone ha fatto presente di cercare di riferire nelle sedi opportune la situazione che stanno vivendo.
“La ricaduta in caso di incertezza di proseguimento dell'attività, sia totale che parziale – hanno concluso i sindacati al termine di questa giornata di protesta - sarebbe di grave impatto sociale, visto che il territorio valdelsano è già investito da anni da una forte crisi. La chiusura della Mercatone Uno porterebbe sul lastrico 51 famiglie, in gran parte monoreddito”.