Politica

"Mi chiamano 'renziano' e fanno accordi con il Pd"

Canocchi risponde alle accuse: "Definito podestà perchè seglierò io gli assessori: Bucalossi non avrà questo problema, lo hanno già fatto per lei"

“Voglio essere sincero: se pensate che Colle in questi ultimi anni sia stata amministrata bene allora non mi votate”. Inizia così l'incontro del candidato a Sindaco Paolo Canocchi per la Lista Civica Su Per Colle nel quartiere dell'Agrestone. Considerazioni pubbliche sulle ultime polemiche che hanno animato la scena politica locale, risposte che Paolo Canocchi vuole dare solo per dovere nei confronti dei cittadini.

“Da una coalizione politica che ha guidato il Comune fino ad adesso e che oggi si ripresenta nella stessa forma– ha detto Paolo Canocchi – sarebbe logico aspettarsi dei ragionamenti semplici nei confronti degli elettori. Della serie: 'abbiamo amministrato bene, continueremo sulla stessa strada e quindi chiediamo fiducia' oppure 'abbiamo amministrato male, però facciamo autocritica, cambieremo strada e vi chiediamo fiducia'. Tutto questo però non avviene, perchè hanno amministrato male Colle e lo sanno benissimo, ma non hanno il coraggio né di ammetterlo né di cambiare. Per questo è molto più facile mettere in moto la macchina del fango, incentrando la campagna elettorale solo su attacchi personali”.

“Sono stato accusato di tutto - incalza ancora Paolo Canocchi candidato a sindaco per la Lista Civica Su Per Colle - compreso di essere un podestà perchè, in caso di vittoria, sarei io in persona a scegliere gli assessori. Questo è quanto dispone la legge, ma visto che si fanno già i nomi, forse Miriana Bucalossi non avrà questo problema perchè qualcuno ha già scelto per lei. E' strano inoltre che Sinistra per Colle, che ha fatto un accordo con il partito di Matteo Renzi, mi definisca in senso dispregiativo 'renziano' e chiami le nostre linee programmatiche delle 'renzate'. C'è qualcosa che non torna, siamo di fronte al paradosso più assoluto”.

“Spero che da adesso in poi - conclude Canocchi - ci si concentri tutti sul programma e soprattutto sulle idee per risolvere i tanti problemi di questa città. Mi vorrei confrontare, meglio se pubblicamente, su questioni concrete e pratiche, di sbagli che sono stati fatti e di risposte da dare ai cittadini. A questo punto mi tiro fuori da qualsiasi sterile polemica che lascio volentieri a chi non ha altre argomentazioni”.