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Il Festival Resistente non si arrende al Covid

A Casa Giubileo immersa nel Monte Maggio una giornata di confronto su contemporaneità e passato. Domani 6 settembre dalle 16

La notizia è stata data a sorpresa nei giorni scorsi sui social, si farà la settima edizione del Festival Resistente, l'evento organizzato dall'Anpi dal 2014, a Casa Giubileo, nel comune di Monteriggioni. Sarà domenica 6 settembre la data scelta per questa edizione molto particolare.

La manifestazione nata per ricordare l'eccidio del 28 marzo del 1944 onorando la morte di quei giovani partigiani che avevano combattuto per contro i tedeschi, attraverso eventi culturali e artistici. Un modo per trasferire gli ideali delle Resistenza alla contemporaneità attuale.

La voglia di riprendere la tradizione con la commemorazione dei 19 partigiani uccisi, quest'anno non si è tenuta per il lockdown, e di celebrare la festa ha portato a creare una giornata piena di eventi.

Il Festival comincia domenica 6 settembre alle ore 16 con la presentazione del libro di Francesco Filippi Ma perché siamo ancora fascisti? (Bollati Boringhieri editore). La manifestazione prosegue alle 19.30 con l’incontro dal titolo “Le armi del neofascismo: chi finanzia l’estrema destra”. Giorgio Mottola, giornalista dal 2012 inviato di Report, guiderà i presenti all'interno di alcune delle sue inchieste più recenti per scoprire quali rapporti e quali interessi legano il potere e l’estrema destra. Infine, come nelle precedenti edizioni, il Festival non poteva che terminare con un concerto. Alle 19.30, nello spazio esterno a Casa Giubileo, Finaz si esibirà in uno spettacolo che è un misto tra reggae, virtuosismo e intensità espressiva.

Tutte le iniziative sono ad ingresso gratuito. Sul posto sarà possibile cenare con panini e bibite (disponibili anche per vegetariani e glutenfree). Quest’anno non sarà disponibile il servizio navetta. È possibile parcheggiare nell'ampio spazio davanti a Casa Giubileo, fino ad esaurimento posti.

Una manifestazione che si adegua ai tempi e che cerca di conservare il suo spirito nonostante le difficoltà attuali condensando tre giorni in uno, con lo scopo di far vivere una giornata immersi nella natura a riflettere sulla contemporaneità senza dimenticare il passato.