Cronaca

Non c'è Colle tra le moschee più pericolose

L'Antiterrorismo fornisce al Ministro Alfano l'elenco della sedi islamiche da tenere sotto osservazione: niente da segnalare su San Lazzaro

Il centro culturale islamico di Colle di Val d'Elsa

Adesso è ufficiale: non c'è quella di Colle di Val d'Elsa nell'elenco dell'Antiterrosismo consegnato al Ministro Alfano tra le Moschee italiane da tenere d'occhio. Dopo le ultime vicende di cronaca, successive all'attentato di Parigi, che hanno visto bloccare alla frontiera italiana dei sospettati jihadisti belgi intenti probabilmente a trovare rifugio all'interno di un centro culturale islamico della Puglia, nel piano di azione messo in atto dal Ministero assieme all'Antiterrosismo, è stata infatti stilata una lunga lista delle moschee e dei centri islamici ritenuti più a rischio, e tra i quali sono stati notati soggetti già messi sott'occhio dalle forze dell'ordine. Nella lista fornita direttamente al Ministro Angelino Alfano c'è l'istituto culturale islamico di Milano, la moschea di via Giusti a Varese, la moschea di via Domenico Pino a Como, la moschea di Ponte nelle Alpi di Belluno, il centro culturale al Huda di Centocelle, a Roma, l'associazione culturale islamica di Napoli, la moschea di via Frisia a Cinisello Balsamo e la moschea di Sellia Marina, nel catanzarese. Tra queste, dunque, non risulta quella di Colle di Val d'Elsa, nonostante si tratti di uno dei più grandi centri culturali islamici d'Italia. Resta da capire se dalla città del cristallo possano essere transitati personaggi pericolosi o riconducibili al movimento e alle indagini che si sono aperte dopo i fatti di Parigi, ma questo saranno le forze dell'ordine a stabilirlo.