Cronaca

Nuova vita per il SentierElsa

Dopo i danni delle piene il percorso torna nuovamente agibile dal Ponte di San Marziale fino al Ponte di Spugna

Nei giorni scorsi è tornato agibile l’intero percorso del SentierElsa, chiuso in alcuni tratti nei mesi scorsi a seguito di abbondanti piogge e conseguenti danni provocati dalle piene fluviali. Gli interventi di ripristino e messa in sicurezza del sentiero e degli attraversamenti, promossi dal Consorzio di Bonifica per la difesa del suolo e la tutela dell’ambiente della Toscana Centrale e coordinati dall’Anpil, Area naturale protetta di interesse locale, Parco fluviale dell’AltaValdelsa diretta da Marino Centini, si sono conclusi pochi giorni fa rendendo nuovamente percorribili, ad eccezione del vecchio Guado degli Equiseti, i 4 km immersi nel verde che uniscono il ponte di San Marziale al ponte di Spugna lungo il fiume Elsa.

Il SentierElsa torna così a disposizione dei visitatori, in costante crescita, offrendo loro la possibilità di conoscere la ricchezza paesaggistica e ambientale custodita a Colle di Val d’Elsa, dove rappresenta anche un patrimonio e una memoria storica e sociale. All'inizio del percorso si trovano la Steccaia e il Callone Reale, due opere di ingegneria idraulica di grande importanza per la città, utilizzate, fin dall'epoca medievale, per incanalare parte dell'acqua del fiume Elsa, sfruttata per l'irrigazione e come forza motrice per i mulini e, anche in epoche successive, per le cartiere, le ferriere e altri usi industriali. Lungo il sentiero, inoltre, è possibile riscoprire e rivivere il legame fra alcuni punti del percorso e la vita sociale della città, soprattutto nei decenni scorsi: dalla Conchina, immortalata anche dal pittore Antonio Salvetti, al Masso Bianco; dalla Nicchia alla Spianata dei Falchi, “mare di Colle” negli anni '30 e '40 del secolo scorso e anche nei decenni successivi, a cui si aggiunge la Grotta dell’Orso e il Diborrato, solo per citarne alcuni ricordati dai pannelli illustrativi presenti lungo il sentiero.