Attualità

Nuove attività al centro di aggregazione

Fondazione Territori Sociali Alta Valdelsa e Comune di Radicondoli hanno investito su un progetto che rigudra gli anziani

Teatro, laboratori di creatività, ma anche cineforum e corsi di cucito. Sono solo alcune della attività che da lunedì prossimo torneranno ad animare il Centro di aggregazione per anziani di Radicondoli e Belforte. Le attività del Centro, finanziate dal Comune di Radicondoli e promosse dalla Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa, riprenderanno, infatti, dal mese di novembre a Belforte ogni lunedì dalle ore 15 alle ore 18 presso la Sala Polivalente del Circolo Arci. Il giovedì l’appuntamento si sposterà, invece, a Radicondoli nei locali della Biblioteca Comunale Dina Ferri, sempre dalle 15 alle 18.

Giunto al suo settimo anno di attività, come fa sapere una nota della Fonmdazione Territorio Sociali Alta Valdelsa - il Centro di Aggregazione che conta sulla collaborazione con le associazioni locali, continuerà così ad assicurare agli anziani autosufficienti opportunità di vita autonoma e sociale, favorendo un rapporto di comunicazione interpersonale e intergenerazionale con il resto della comunità. Al suo interno, infatti, continueranno ad essere organizzate e realizzate attività di promozione e di socializzazione per il benessere degli anziani, attraverso la partecipazione ad eventi culturali, sportivi e ricreativi della vita cittadina, laboratori ludico-motori ed espressivo-ricreativi.

“Il Centro di Aggregazione - afferma Francesca Nencioni, Direttore dei Servizi Territoriali della Fondazione e Responsabile del progetto – si conferma come un importante punto di riferimento e di incontro per gli anziani del territorio, ma anche come luogo di progettazione di attività e di iniziative rivolte all'esterno che coinvolgono l’intera comunità. Dagli anziani della Valdelsa arriva una forte domanda di integrazione, di partecipazione piena alla vita sociale. Per questo motivo in questi anni la Fondazione Territori Sociali Alta Valdelsa e il Comune hanno deciso di investire in una rete di riconciliazione tra generazioni diverse e in uno spazio in cui condividere pensieri e attività, senza i quali condanneremmo gli anziani a vivere nella marginalità”.