Attualità

Ormai è guerra di aule

Sulla cittadella scolastica la Provincia è categorica: "Fate a metà". Ma gli studenti e i docenti del Volta non ci stanno: appeso uno striscione

Lo striscione appeso sulla facciata del liceo "Volta" di Colle

“Abbiamo mangiato la polvere, ora vogliamo le aule”. E' questo il testo di uno striscione esposto dagli studenti del Liceo Volta di Colle in seguito alle polemiche che sono scaturite nei giorni scorsi sull'utilizzo dei nuovi locali della cittadella scolastica ancora in fase di costruzione. Da una parte il liceo colligiana, che reclama non soltanto la paternità del progetto, ma soprattutto l'aver sopportato molti anni di cantiere aperto, dall'altra l'amministrazione provinciale di Siena e di rimando la sede sangimignanese dell'istituto enogastronomico “Ricasoli” di Siena. che sembra aver già destinato la nuova struttura. Proprio per questo, nonostante le dichiarazioni al vetrilo della scorsa settimana, è stata organizzata un'assemblea pubblica proprio all'interno del liceo colligiano, alla presenza delle istituzioni locali e di un rappresentante della Provincia di Siena. In pratica delle diciotto nuove aule che sorgeranno la Provincia ha già deciso che ne affiderà la metà all'istituto di San Gimignano. A niente, per il momento sembrano valere le prese di posizione di studenti e docenti del “Volta” che non fanno altro che ripetere che se adesso siamo a decidere come affidare queste nuove aule è grazie ad un dirigente illuminato come il compianto Otello Marchetti che più di dieci anni fa aveva pensato ad un ampliamento dello stesso liceo colligiano. Ma da questo orecchio la Provincia non sembra sentirci, neppure sulla proposta che avrebbe fatto l'attuale dirigente scolastico colligiano, ovvero di destinare all'enogastronomico otto aule del vecchio plesso. L'impressione è che da qui alla fine del cantiere si continuerà a discutere su questa decisione, anche prchè oltre alle aule sta ballando anche la reggenza stessa dell'istituto sangimignanese che la Conferenza di area ha chiaramente detto di voler far rimanere in Valdelsa.