Lo spostamento dell'edicola di Piazza Arnolfo è stato effettuato: il nuovo punto vendita dei giornali è stato traslocato nella piazzetta di via delle Casette. Un lavoro funzionale al progetto, già annunciato da tempo, della probabile costruzione di un nuovo edificio proprio al lato della vecchia stazione Ferroviaria. Curioso, però, che tutto questo sia stato effettuato proprio ad un giorno esatto dalla risposta che Paolo Canocchi, sindaco di Colle di Val d'Elsa, dovrà dare in consiglio comunale ad una interrogazione fatta dal Movimento 5 Stelle. In pratica, si chiede che non venga dato il permesso per la costruzione di un ulteriore edificio in piazza Arnolfo.
Difficile capire come il primo cittadino di Colle si districherà da questa delicata vicenda e come potrà rispondere in consiglio. Certo è che in mano ha, per il momento, poche alternative. L'area in questione, di proprietà di CollePromozione, era stata venduta ad un istituto di credito locale, la Banca di Cambiano, per poter costruire la nuova filiale. Accordi già presi con la precedente amministrazione comunale guidata da Paolo Brogioni che adesso potrebbero arrivare alla fase di realizzazione, visto che lo spostamento dell'edicola pare proprio un atto propedeutico all'inizio di un nuovo cantiere. Seppur non ufficialmente la Giunta Canocchi ha sempre fatto sapere di essere contraria a nuove costruzioni in Piazza Arnolfo, ma a questo punto le soluzioni non sembrano essere molte. Canocchi, infatti, si può opporre alla costruzione della nuova filiale revocando tutte le autorizzazioni concesse nei mesi scorsi, ma la domanda è un'altra: l'istituto di credito bancario, dopo aver sborsato centinaia di migliaia di euro, accetterà la decisione a buon patti? Se il Comune andrà avanti per la propria strada occorrerà anche rimborsare la Banca dei soldi già versati nelle casse della CollePromozione prima e del Comune, probabilmente, in fase successiva. A meno che il sindaco di Colle Paolo Canocchi non abbia già trovato con i vertici della stessa banca un accordo per individuare un'altra struttura o un'altra area in cui edificare la nuova filiale. Evidentemente a costo zero o quasi. Sono queste, per il momento, le soluzioni plausibili al problema, in attesa della risposta ufficiale da parte della Giunta. Con i cittadini che, soprattutto sui social network, non hanno certo preso di buon occhio questo progetto.