Cronaca

Aggredisce familiari con un coltello

Tenta di ferire anche i Carabinieri, intervenuti assieme alla Polizia: i parenti non lo denunciano

L'episodio è avvenuto a Poggibonsi

La serata “in famiglia” si è conclusa con l’arresto in flagranza di reato di S.S. classe 1984, pluripregiudicato campano da anni residente a Poggibonsi.

Tutto ha inizio attorno alle 19:30 di ieri, in un bar del centro di Poggibonsi, quando S.S., noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e la persona, dopo una violenta lite con un cugino, si è diretto a casa sotto l’effetto dei fumi dell’alcol.

Giunto a casa l’uomo ha avuto un acceso diverbio con i familiari e, dopo una breve uscita di casa per recuperare sigarette ed altro alcol, è rientrato.

Quando è tornato a casa per la seconda volta, l’uomo si è dimostrato ancora più aggressivo e determinato a scaricare la propria frustrazione contro i parenti, tanto da recarsi in cucina e prendere due grossi coltelli, uno di 30 e uno di 40 centimetri, brandendoli contro le persone a lui care. Ha quindi iniziato rompere qualsiasi oggetto avesse a tiro, sferrando pugnalate nell’aria e colpendo ogni cosa capitava a portata di mano.

Visto ciò, la madre dell’uomo ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine che dopo pochi minuti sono giunte sul posto. Carabinieri e Polizia hanno quindi fatto accesso in casa trovando l’uomo in stato di grande agitazione, scarsa lucidità e particolarmente aggressivo.

Dopo una breve trattativa intavolata dai Carabinieri nel corso della quale era sembrato che l’uomo stesse desistendo dai propri intenti violenti, qualcosa è scattato nella mente dell’uomo che con gesto fulmineo si è rivolto verso i militari dell’Arma cercando di aggredirli.

Disarmato ed immobilizzato, il soggetto è stato ammanettato e condotto in caserma dove, dopo le formalità di rito, è stato tratto in arresto per minaccia aggravata dall’uso delle armi e resistenza a pubblico ufficiale.

I parenti del pregiudicato, invece, non hanno voluto formalizzare nessuna denuncia contro il loro familiare motivo per il quale l’uomo, trattenuto in camera di sicurezza, nella giornata di oggi, sarà sottoposto al giudizio direttissimo a Siena.