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Troppi incendi di cassonetti, crescono le proteste

Una situazione che va avanti da mesi. La zona più colpita è quella di via Redipuglia. I residenti non ce la fanno più

Una brutta abitudine sta prendendo piede a Poggibonsi, un passatempo poco piacevole che sta facendo infuriare i cittadini. Da alcuni mesi, più o meno una volta a settimana e sempre nella stessa zona, scoppiano incendi nei cassonetti adibiti alla raccolta di vetro e plastica.

Gli abitanti del quartiere che sorge intorno a via Redipuglia da tempo sono vittime di questi episodi di microcriminalità, in particolare il timore di tanti è quello di trovarsi l'auto bruciata, perché parcheggiata vicina a un bidone della spazzatura. Da qui la richiesta di una azione risolutiva da parte delle forze dell'ordine, che stanno indagando.

Fatti di questo genere non sono rari in città, spesso si tratta di azioni compiute per noia o per sfida da gruppi di ragazzini che si divertono a lanciare petardi dentro ai contenitori della plastica. Materiale altamente infiammabile che in pochi minuti fa andare in fumo le “campane” della differenziata.

Questa volta la frequenza di questi gesti sta facendo preoccupare i poggibonsesi, la misura è ormai colma ed è necessario prendere provvedimenti da parte delle forze dell'ordine. Svariate proteste si sono levate in questo periodo, chiedendo anche la possibilità di mettere la videosorveglianza nella zona per scoraggiare e magari indentificare gli autori. Per adesso l'Amministrazione non è molto favorevole a procedere all'istallazione delle telecamere.

Una situazione che gli abitanti sperano essere momentanea e ristretta alle bravate di qualche banda di giovani, ma questi gesti vanno comunque fermati il prima possibile.