Attualità

Archeodromo, due giorni di festa

Nuove costruzioni e progetti di piantumazione degli ulivi alla Fortezza del Cassero

Artigiani, narratori e musici saranno alcuni dei protagonisti della due giorni inaugurale con cui l’Archeodromo di Poggio Imperiale svela le nuove costruzioni e il progetto di piantumazione degli ulivi.

Il villaggio altomedievale che sta rinascendo presso l'area archeologica di Poggibonsi cresce con nuove ricostruzioni che saranno svelate venerdì 15 gennaio e sabato 16 attraverso attività di reenactment, living history, archeologia sperimentale in diretta, dimostrazioni di armi e combattimento, presentazione del corso di iconografia e cena medievale.

L'Archeodromo nella due giorni inaugurale sarà animato dai suoi consueti abitanti, il gruppo di archeologi di Archeotipo, rinforzati da due dei gruppi di ricostruzione altomedievale più importanti in Italia. Si tratta di La Fara, artigiani di altissima qualità e narratori di Cividale del Friuli che collaborano stabilmente con il Museo Nazionale di Cividale, e Winileod, gruppo marchigiano che sperimenta la musica altomedievale con ricostruzioni di strumenti dell'epoca.

L’Archeodromo di Poggio Imperiale è la ricostruzione in scala reale e in progress del villaggio di IX-X secolo scavato all'interno della Fortezza dagli archeologi dell'Ateneo senese. E’ il primo museo open air italiano sull’Alto Medioevo e nasce dall’ innovativo progetto della Fondazione Musei Senesi in collaborazione con il Comune, l’Università di Siena e finanziato grazie ad Arcus Spa. Nell’ottobre 2014 è stata aperta al pubblico una prima porzione del villaggio. Secondo criteri strettamente filologici è stata realizzata la grande abitazione padronale e i suoi annessi, una capanna tipo longhouse di circa 140 metri quadri affiancata da un largo orto, una forgia e un'articolata area artigianale. In un anno di attività l’Archeodromo ha conquistato importanti riconoscimenti e ha attratto circa 25mila visitatori fra appassionati, studenti, cittadini, turisti.

Le nuove strutture che saranno inaugurate sono frutto dello stesso gruppo di lavoro e dell’impegno degli archeologi di Archeotipo srl e Arkè Archeologia Sperimentale. Alle strutture si unisce un’altra novità: la piantumazione di olivi e piante da frutto all'interno di un progetto con la Provincia di Siena (il suo vivaio è banca del genoma) e l'associazione La Ginestra.