Attualità

Attacco hacker contro i camper

Lo stabilimento di un famoso marchio è chiuso in attesa di ripristinarne il pieno funzionamento. Indagano le forze dell'ordine

Si sono diffuse rapidamente in città le voci che parlavano di qualcosa di strano nelle fabbriche di caravan della zona. Gli operai sono stati mandati a casa durante l'orario di lavoro e la produzione bloccata, da qui la sensazione sempre più forte che qualcosa non andava.

La società, una della più famose del settore, si è trincerata dietro il silenzio, e il sito aziendale è irraggiungibile. Sempre più forti sono state le voci che ci sia la mano di uno o più hacker che sono entrati nel sistema di gestione computerizzato e ne abbiano preso il possesso.

Indagano le forze dell'ordine per capire chi possa esserci dietro questo vero e proprio sequestro dell'intero stabilimento. Ricerche non certo facili che sono coadiuvate dagli specialisti informatici per riuscire ad identificare e rintracciare gli autori di un crimine inusuale, ma sempre più diffuso. In questi casi si tratta di solito di richieste di “riscatto”, da pagare spesso in Bitcoin per poter riavere il controllo del sistema.

Una vicenda che lascia stupiti e perplessi un po' tutti, un crimine cibernetico immaginabile nelle metropoli Usa, ma che stavolta è arrivato anche in Valdelsa.