Attualità

Campostaggia è "Amico dei Bambini"

L'ospedale valdelsano ha visto la riconferma degli attestati Unicef sulle strutture sanitarie dedicate all'infanzia

L'allattamento al seno una delle qualità di Campostaggia premiate da Unicef

L'ospedale valdelsano di Campostaggia è stato confermato nell’elenco dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Unicef “Ospedale Amico dei Bambini” che sostiene l’allattamento al seno materno e la corretta nutrizione del neonato.

La conferma del riconoscimento è arrivata dopo un lungo e puntuale audit della commissione Unicef nei reparti di pediatria dell'ospedale di Poggibonsi, dopo che la Commissione ha verificato l’attuazione dei dieci passi per la promozione all’allattamento al seno, il percorso della mamma con particolare riferimento al travaglio e parto fisiologico e l’effettiva adesione al Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno.

Per Campostaggia si è trattato della riconferma dopo 5 anni dall’entrata nella lista degli ospedali Amici dei Bambini: nel 2013 era stato siglata dall’Azienda, alla presenza della Dottoressa Elise Chapin responsabile “Ospedali & Comunità” Amici dei Bambini del Comitato italiano per l'UNICEF, la nuova policy aziendale sull’allattamento al seno materno dei neonati, quale impegno qualificante del punto nascita di Campostaggia. Si era aderito al Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno che pone delle restrizioni in modo che nessun sostituto sia reclamizzato o promosso mediante sconti, offerte speciali, campioni gratuiti, forniture gratuite agli ospedali. Infine, come previsto dall’ultimo piano sanitario regionale si era pianificata la formazione di tutto il personale del settore e la realizzazione del piano che prevedeva il rooming-in 24 ore su 24.

La sperimentazione delle iniziative indicate dal piano di azione europeo e l’adesione al progetto Oms-Unicef Ospedale amico dei bambini, insieme ai cambiamenti organizzativi realizzati nei punti nascita e nei consultori, hanno rafforzato la collaborazione degli operatori ospedale-territorio e la partecipazione anche dei pediatri di famiglia.