Attualità

La città ringrazia Giovanni Lisi

L'ex presidente dell'Emporio della solidarietà continua la sua opera da volontario instancabile per questo è stato premiato con una targa

"Ha visto nascere l'idea e ha concorso alla sua realizzazione e alla sua crescita”, ha detto il sindaco David Bussagli nel corso di una visita effettuata al minimarket insieme all’assessore alle Politiche Sociali Enrica Borgianni - Una occasione per ringraziare i volontari che ogni giorno dedicano il loro tempo alla nostra comunità e per consegnare a Giovanni Lisi – dice il sindaco - un piccolo riconoscimento a nome della città. Una targa per ringraziarlo per il lavoro fatto e per quello che ancora farà per questo piccolo grande luogo di solidarietà”.

Con queste parole il primo cittadino di Poggibonsi vuole ricordare l'opera del fondatore dell'Emporio e ancora disponibile a prestare la sua opera instancabile come volontario. Nel corso dell’incontro, alla presenza di altri volontari e del nuovo presidente Mauro Burresi, Giovanni, commosso, ha ricevuto una targa di riconoscimento.

A sua volta ha ringraziato “Voglio manifestare la mia vicinanza, la mia riconoscenza alle Istituzioni, alle associazioni, ai volontari. Tutti insieme abbiamo sempre esercitato le differenti competenze nel cammino solidale dell’Emporio. Dodici anni di ricordi legati alla storia di questa città e alla mia storia, prima attraverso “Poggibonsi con te” e poi con l’Emporio”

L'Emporio della Solidarietà è un minimarket situato in via Montenero ed è nato nel 2016 da una evoluzione del progetto “Poggibonsi con te” per assistere le famiglie in difficoltà. Vi partecipano tante realtà del volontariato del territorio sia con apporti diretti sia attraverso l'opera di volontari. E’ costituito da tante associazioni già impegnate in progetti di solidarietà e contrasto alla povertà che hanno costituito una onlus di cui Giovanni Lisi è stato presidente fino a pochi mesi fa. 

L'Emporio eroga spese per oltre 250 quintali, vengono assistiti oltre 150 nuclei familiari per un totale di quasi 600 persone. L'attività è sostenuta dal Comune attraverso un contributo annuale, conta sul supporto e sulla consulenza della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa, sul Banco Alimentare, sugli aiuti provenienti da donazioni private e anche dalle raccolte. 

Un'Istituzione giovane ma ormai fondamentale per gestire le problematiche sociali, che nel corso di questi anni sono cresciute anche per effetto del Covid.