Politica

Il Consiglio comunale si schiera per la pace

L'assemblea ha approvato all'unanimità una mozione del Presidente Gallerini che condanna l'attacco militare russo in Ucraina

Una dichiarazione condivisa e appoggiata da tutti. "Il Consiglio Comunale di Poggibonsi, insieme a tutti i cittadini, esprime piena solidarietà al popolo ucraino, condanna l’aggressione all’Ucraina, fa appello al Governo italiano e al Presidente della Repubblica affinché il nostro paese svolga un ruolo attivo nel ripristinare la pace e aprire una nuova stagione di collaborazione”. 

E’ questa la posizione dell'assemblea cittadina che ieri 24 febbraio ha approvato un ordine del giorno promosso dal presidente Franco Gallerini sulla guerra in Ucraina. Dello stesso avviso il sindaco Bussagli “Un atto unilaterale gravissimo e contrario diritto internazionale. E’ giusto, necessario e doveroso discuterne, ribadire che siamo ideologicamente contrari ad ogni forma di violenza e di guerra come strumento di risoluzione dei conflitti ed esprimere la nostra vicinanza al popolo ucraino e ai nostri concittadini ucraini”. 

Il documento, approvato a larghissima maggioranza con i voti positivi di Partito Democratico, Poggibonsi Può, Vivacittà, Avanti Poggibonsi e con l’astensione del gruppo Poggibonsi Nuova, sarà inviato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al presidente del Consiglio dei Ministri.

“L’Europa deve essere unita nel dare una risposta forte alle azioni di guerra con sanzioni economiche e finanziarie - si legge nell’ordine del giorno - L’Italia deve essere allineata con i partner europei per difendere la sovranità dell’Ucraina. Deve essere chiesto alla Russia di porre fine immediatamente alle ostilità e procedere al ritiro incondizionato dal territorio ucraino. È necessario arrivare rapidamente ad una soluzione pacifica alla crisi e riaprire un dialogo sincero e utile con la Russia allo scopo di porre fine in modo stabile alle ostilità, di ripristinare l’integrità territoriale dell’Ucraina e garantire la sovranità di quel paese".

Una presa di posizione netta da parte dell'Amministrazione di piena solidarietà nei confronti del popolo ucraino colpito dalla guerra, un atto che deve cessare immediatamente per tornare al dialogo.