Attualità

Cure palliative, Valdelsa all'avanguardia

Tante le storie di familiari che grazie a questo sistema di assistenza si sono sentite protette contro la malattia. Campostaggia eccellenze della Asl

"Sono entrati in punta di piedi nella nostra vita in un momento molto difficile, con loro mi sono sentita subito come in una campana di vetro, protetta, sicura che in qualsiasi momento avrei saputo a chi affidarmi direttamente per aiutare mio marito Andrea". 

Silvia Sarti, insieme alla figlia Gaia, ricorda il primo approccio con gli operatori sanitari domiciliari delle cure palliative. Nella sede della zona distretto Valdelsa dell’Asl Toscana sud est alcune famiglie incontrano medici e infermieri, insieme al direttore di zona Biancamaria Rossi, in occasione della Giornata nazionale delle cure palliative. 

Il medico palliativista entra in campo quando c’è necessità di intervenire sui sintomi di una malattia in stato molto avanzato. All’interno dell’ospedale di Campostaggia è attivo l’hospice con 4 posti letto, ma la parte più rilevante dell’attività (che coinvolge attualmente circa 30 pazienti nei cinque comuni valdelsani, si svolge a casa delle persone malate, con gli infermieri dell’assistenza domiciliare. 

Tante le storie di persone e famiglie che si sono trovate ad affrontare questa fase complessa e dolorosa, ma che hanno trovato grande sollievo in questo servizio. Un sostegno sanitario, ma non solo, anche un aiuto psicologico.

A dialogare con le famiglie la dottoressa Giulia Orlandini, medico palliativista, Sonia Buselli, operation manager dell’area Valdelsa, Simona Codevilla, coordinatore infermieristico, con il direttore di zona Biancamaria Rossi. Un percorso che unisce la qualità del lavoro alla capacità di interagire con i pazienti e le loro famiglie, impegnate nell’assistenza al domicilio ai propri cari. Un sistema efficiente che dà sollievo, in una fase della vita molto difficile per entrambi.