Attualità

Emergenza abitativa, 70mila euro investiti

Il Comune di Poggibonsi parla di dati significativi di una situazione delicata

Quando si parla di sociale una delle questioni più delicate è quella relativa all'emergenza abitativa: tra graduatorie, bandi e appartamenti da reperire è grando lo sforzo che deve fare ogni anno l'amministrazione comunale di Poggibonsi.

“Dati significativi di una situazione delicata – ha fatto sapere in una nota l'amministrazione comunale poggibonsese - che cerchiamo di affrontare, sapendo che la questione centrale rimane quella del lavoro su cui è chiara l'impossibilità di incidere. La situazione delicata emerge con forza anche da tutta la questione dell’emergenza abitativa, un tema che ha assunto proporzioni rilevanti perché strettamente legato alla fase di crisi che tantissime famiglie della nostra città stanno vivendo da anni, e che cerchiamo di tenere sotto controllo attraverso gli strumenti a disposizione”. A sostegno degli affitti nel 2015 sono stati investiti direttamente 70mila euro di risorse comunali di cui 10mila erogati specificatamente alla Fondazione Territori Sociali AltaValdelsa in aggiunta alla quota capitaria e il resto ad integrazione del contribuito regionale per il Fondo Affitti con circa 230mila euro complessivi con cui sono state aiutate 259 famiglie. Vi sono stati poi il contributo regionale e il contributo ministeriale per la prevenzione degli sfratti per morosità incolpevole, con cui sono stati erogati complessivamente 92mila euro per aiutare 16 famiglie. In merito agli alloggi popolari, il patrimonio di Erp del Comune ammonta a 298 appartamenti con 45 appartamenti a canone concordato. Nel 2015 sono stati quattro gli alloggi Erp riassegnati e 10 nuovi alloggi a canone concordato assegnati. “Sappiamo bene che tutti questi strumenti non riescono a dare risposta esauriente a tutti perché i bisogni sono tanti. Sappiamo anche – si legge ancora in una nota del Palazzo Comunale – che l’impegno dei nostri uffici e dei servizi sociali è volto ad individuare risposte diversificate ai diversi bisogni, sempre rispettando con convinzione e determinazione quelle regole che valgono sempre e per tutti perché è la collettività che paga. Un rispetto della legalità e trasparenza che ad esempio diventa cruciale nell’accesso e nella permanenza negli alloggi pubblici vista la loro importantissima funzione sociale e la complessità della questione abitativa”.