Attualità

Filo rosso tra Montemaggio e Bruxelles

Si è aperto con un minuto di silenzio il consiglio comunale congiunto in ricordo dell'eccidio di 72 anni fa

Vittorio Meoni, unico sopravvissuto all'eccidio, ha risposto alle domande degli studenti

Un minuto di silenzio per gli eroi di Montemaggio e per le vittime degli attentati di Bruxelles ha aperto, con un filo rosso che ha unito la Montagnola senese con il cuore dell’Europa, il Consiglio Comunale straordinario di oggi per celebrare, nove amministrazioni insieme, il 72esimo anniversario dell’eccidio che vide l’assassinio di 19 partigiani: Angiolo Bartalini, Piero Bartalini, Emilio Berrettini, Enzo Busini, Giovanni Cappelletti, Virgilio Ciuffi, Franco Corsinovi, Dino Furiesi, Giovanni Galli, Aladino Giannini, Ezio Grassini, Elio Lapini, Livio Levanti, Livio Livini, Folco Martinucci, Emilio Nencini, Orvino Orlandini, Luigi Vannetti, Onelio Volpini.

Presenti sindaci e assessori dei nove Comuni della Valdelsa senese e fiorentina che organizzano ogni anno le celebrazioni (Poggibonsi, quest’anno Comune capofila, Barberino Val d’Elsa, Casole D’Elsa, Certaldo, Colle di Val d’Elsa, Gambassi Terme, Monteriggioni, Radicondoli e San Gimignano) con il patrocinio delle Anpi Nazionale, Provinciale e della Valdelsa, dell’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea, della Provincia di Siena e della Regione Toscana.
“La nostra democrazia è nata anche lì, sulla Montagnola senese, su Montemaggio – ha detto in apertura Enrica Borgianni, presidente del Consiglio Comunale Poggibonsese - quando il 28 marzo del 1944 dei ragazzi furono uccisi per gli ideali di libertà. Oggi li ricordiamo, e insieme a loro ricordiamo le vittime degli attentati. Gli arrivi il nostro cordoglio, la nostra vicinanza, il nostro messaggio forte in difesa della libertà e della democrazia”. Il Consiglio è proseguito con testimonianze e video. Commoventi i racconti di Vittorio Meoni, unico sopravvissuto all’eccidio, di Guido Lisi, di Aristeo Biancolini. I tre partigiani hanno risposto alle domande dei ragazzi, presenti in maniera massiccia, con oltre 450 studenti e studentesse, grazie alla collaborazione delle scuole valdelsane.

“Siamo qui a ricordare diciannove ragazzi che hanno dato la loro vita per la libertà di tutti noi – ha detto il Sindaco di Poggibonsi - e di nuovo abbiamo nei nostri occhi odio, rabbia, paura, barbarie riversate nelle strade, nei luoghi democratici, dentro l’anima di un popolo. Una crudeltà che mina proprio a scardinare quel sistema di valori che sono nostri e che qualcuno, anche su Montemaggio 72 anni fa, ha conquistato per noi e che ci ha donato. Oggi più che mai lo dobbiamo ricordare. Contro la paura e la violenza, per la libertà e la democrazia”.