Attualità

“La zona rossa e le restrizioni ci uccidono”

Cristina titolare di una storica merceria del centro storico è fortemente provata dalle norme che regolano le vendite e dalla concorrenza spietata

Colpisce forte la crisi economica anche a Poggibonsi, tanti i negozianti in sofferenza per il calo delle vendite. Cristina Barbaccia ha voluto raccontare la sua storia, purtroppo una delle tante di questo periodo storico.

Il suo negozio, una merceria del centro storico, è un nome noto del panorama poggibonsese, una clientela conosciuta e vezzeggiata che oltre a comprare si confida, scambia opinioni e condivide momenti. Non un semplice negozio asettico, ma un luogo fatto di compere e sentimenti.

Ma i numeri delle entrate e delle spese raccontano una storia diversa, il rosso non è solo il colore della zona in base ai contagi, è anche quello dei conti della bottega. Le restrizioni hanno pesato molto, clienti azzerati per diversi giorni, nessun ristoro perché l'attività resta aperta, in quanto vende articoli di prima necessità. "Un controsenso" racconta la titolare che pur potendo mantenersi operativa fa incassi minimi.

La delusione di Cristina è anche nella concorrenza legale, ma serrata, tra i negozi, che per ovviare alle normative, hanno iniziato a vendere i medesimi prodotti. "Saturare un mercato già in crisi, spiega la titolare, non va a vantaggio di nessuno". 

Una storia dove la solidarietà e la fiducia, svaniscono di fronte a mini guerre commerciali, che portano all'impoverimento del tessuto commerciale cittadino già colpito da varie chiusure.

Una situazione comune a tanti suoi colleghi che si trovano in bilico tra resistere o chiudere, gesti che determinano l'esistenza e il sostentamento di persone e famiglie. Una valutazione che tanti commercianti stanno già facendo e altri purtroppo lo faranno presto.