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Poggibonsi non è una città di giovani

Trend di decrescita nella popolazione da zero a 14 anni. Il Comune: "Ne potrebbero risentire i servizi scolastici, dobbiamo tutelarci"

Il bilancio delle iscrizioni al prossimo anno scolastico è stato giudicato positivamente dall'amministrazione comunale di Poggibonsi, anche se in un'analisi più ampia ci sono alcuni dati che fanno riflettere.


“Il contesto generale – hanno fatto sapere infatti dall'amministrazione comunale poggibonsese - ci obbliga a riflettere sul futuro perché continuiamo ad assistere ad un calo demografico della popolazione da zero a sei anni che si ripercuote nelle iscrizioni”. Prendendo i dati demografici si vede chiaramente emergere con forza il trend di decrescita su tutta la popolazione da zero a 14 anni. Dal 2010 al 2014 la popolazione giovanile poggibonsese è passata da 4032 a 3915 bambini e ragazzi. In particolare tale decrescita è proprio nella fascia da 0 a 6. Dai dati Istat vediamo che i bambini da 0 a 3 anni sono passati dal 2010 al 2014 da 1062 a 977 e quelli da 4 a 6 anni sono passati da 848 a 776. Cresce, o comunque resta sostanzialmente stabile, la popolazione da 7 a 14 anni: da 7 a 11 anni passa da 1342 a 1380, mentre nella fascia 12-14 anni passa da 780 e 782.

"Ciò che la nostra città deve tutelare – ha detto al riguardo l'assessore Susanna Salvadori - è il sistema dei servizi nel suo complesso che rischia di essere indebolito da questo trend di decrescita che ogni anno prosegue e che si riflette nel numero di iscrizioni generali. Elemento questo che per la scuola statale può avere ripercussioni importanti e può finire quindi per indebolire tutto il sistema. Inoltre quest’anno, come del resto in altri anni, si registra una flessione nelle iscrizioni complessive verso la scuola dell’infanzia anche rispetto ai numeri presenti all’anagrafe. La scuola dell’infanzia non è obbligatoria, quindi può accadere che le famiglie facciano altre scelte. Tutto questo purtroppo va a sommarsi al dato anagrafico di partenza e influenza fortemente il numero di classi”.