Attualità

Sisma, raccolta materiali, problemi di stoccaggio

Nonostante la buona volontà dei cittadini alcune puntualizzazioni della Pubblica Assistenza sull'invio di merce nelle zone del sisma

“Riguardo alla raccolta fondi, per facilitare una maggiore adesione da parte dei Poggibonsesi, abbiamo ritenuto utile prendere tempestivamente contatto con altre Associazioni di Volontariato e con il Comune, con l’intento di far confluire le eventuali sottoscrizioni in un unico conto corrente per poi poterli consegnare direttamente alle famiglie oppure sindaci o istituzioni che ne abbisogneranno, al momento opportuno”: è questo il messaggio che la Pubblica Assistenza di Poggibonsi ha voluto rivolgere dopo le numerose telefonate ricevute con richiesta di collaborazione e di aiuto verso le zone colpite dal sisma. Non solo, l'associazione di volontariato ha fatto il punto derlla situazione anche riguardo alla raccolta di materiali: “Riguardo alla raccolta di materiale come vestiario, generi alimentari, medicinali, eccetera, al momento da parte degli organismi federativi non abbiamo specifiche indicazioni. Però, a prescindere dal positivo slancio solidale che stiamo registrando, dalle passate esperienze, come nel caso del sisma a L’Aquila, ricaviamo che non è utile fare raccolte generiche, dove arriva di tutto e di più, col rischio di non risultare funzionale allo scopo. Nella fase iniziale infatti, si pone anche il problema dello stoccaggio dei materiali in arrivo, problema che può portare perfino al deperimento degli stessi. Ricordiamo che: per il vestiario vengono richiesti capi confezionati; per gli alimenti vengono richieste tipologie omogenee di derrate alimentari, altrimenti non gestibili per la preparazione di importanti quantità di pasti ai campi; per la parte sanitaria, i medicinali sono richiesti solo per determinate tipologie di farmaci, in alternativa si suggerisce l’invio di altre voci, per esempio i pannoloni per bambini e anziani. In sostanza, ferma restando la discrezionalità di ognuno, prima di attivarsi in questo senso, riteniamo più opportuno attendere le richieste da parte del Dipartimento della Protezione Civile e impegnarci per raccogliere il materiale di cui c’è veramente necessità con la giusta tempistica”. Una puntualizzazione efficace e concreta che serve soprattutto a far si che tutta la solidarietà che viene messa in campo dalla Valdelsa in queste ore non vada dispersa inutilmente