STOP DEGRADO

Storni e piccioni, un problema "dannoso"

Lo sporco prodotto dal loro guano è uno dei tanti fastidi prodotti dallo stanziamento di questi volatili in città. Abitanti esasperati chiedono rimedi

Immagine di repertorio

Poggibonsi come tante altre città negli ultimi anni vive il fenomeno dello stanziamento di un uccello migratore protetto tra gli alberi dei suoi giardini. Una permanenza, quella degli storni, che parte dall'estate per proseguire per tutto il periodo autunnale. A questi va aggiunta la presenza fissa dei piccioni, anche loro famosi per i loro lasciti.

Una situazione che dà un problema di natura igienica, il guano. Una notevole comunità di volatili nel centro, che imbratta strade, muri, panchine e marciapiedi con le deiezioni. Alcuni anni fa fu sperimentato un registratore di suoni per spaventare gli uccelli e allontanarli da alcune aree del centro storico, dove avevano reso impossibile la sosta nei parchi. L'alto numero di residui era un problema anche per l'igiene non solo per il decoro.

Non fu risolto nulla, gli animali si spostarono in altre zone, trasferendo di fatto la loro ingombrante presenza nei quartieri più periferici. Da qualche giorno come ogni anno i primi esemplari stanno tornando a fare il nido tra gli alberi del capoluogo, già stanno emergendo le prime situazioni di sporcizia e cattivi odori. Vanno ad aggiungersi ad una popolazione di volatili “urbani” già molto affollata aumentando i disagi dei poggibonsesi.

Una questione che anima da sempre il dibattito cittadino tra chi li vuole scacciare e chi li vuole proteggere. Una discussione infinita che prosegue da anni, ma per l'Amministrazione è una bella gatta da pelare. L'igiene, il decoro e le lamentele dei residenti hanno il loro peso nella gestione della vita amministrativa e politica. Piccoli uccellini che ogni volta rischiano di innescare delle polemiche roventi e dei problemi, non meno spinosi.