Attualità

Studenti a teatro contro il bullismo

Le scuole al Politeama a vedere il film "Branco di scuole" che tratta temi legati al disagio e alla violenza giovanile

Circa 400 studenti e studentesse accompagnati dai loro insegnanti hanno partecipato allo spettacolo “Branco di scuola” dedicato al fenomeno del bullismo. Lo spettacolo, in doppia replica al Politeama, è stato messo in scena nell’ambito della rassegna Teatro a Merenda 2015, sezione per le scuole, organizzata da Comune e associazione Timbre con Fondazione Elsa e grazie alla collaborazione di entrambi gli Istituti Comprensivi di Poggibonsi.


“Un’attività didattica importante che si inserisce in un percorso portato avanti dalle scuole – ha detto l’assessore alle Politiche Educative Susanna Salvadori - Il teatro è uno strumento di riflessione e approfondimento con cui affrontare tematiche delicate come questa, attraverso un linguaggio adatto e insieme ai ragazzi e agli insegnanti”.

“Abbiamo registrato – ha detto Luca Losi di Timbre - un ottimo riscontro da parte degli insegnanti, a cui volevamo dare un ulteriore spunto per affrontare il tema, ed un altissimo gradimento da parte dei ragazzi che, pur divertendosi e ridendo, sono riusciti a percepire le dinamiche psicologiche e i meccanismi collettivi che portano a questo fenomeno, come abbiamo potuto verificare alla fine di ogni replica nel confronto tra attore e pubblico. Confronto da cui sono emersi interessanti spunti di riflessione”.
Branco di scuola. Una semplice storia di bullismo” è uno spettacolo di e con Guido Castiglia che nasce da un progetto della Regione Piemonte e della Compagnia Nonsoloteatro di Pinerolo e conta oltre 200 repliche in tutta Italia e numerosi riconoscimenti a livello nazionale proprio perché tratta con estrema delicatezza l'urgente tematica del bullismo. E’ la storia di un fratello e una sorella che, in maniera diversa, sono stretti nella morsa del bullismo reale e discriminante, che vede nel più debole una preda da aggredire, un bullismo costante e latente e, a volte, apparentemente innocuo ma psicologicamente devastante.