Cronaca

Truffa dello specchietto a Campostaggia

La Polizia arresta due giovani campani nel parcheggio dell'ospedale: nella stessa giornata protagonisti di altre due truffe

Sono stati sorpresi dalla Polizia in flagranza, due giovani di origini campane di 24 e 26 anni, che stavano raggirando una donna di 63 anni con la nota tecnica della truffa dello “specchietto”. A seguito di una chiamata giunta al 113 della Questura è stata segnalata, intorno alle ore 10.30 di ieri, una probabile truffa in atto nei pressi del parcheggio dell’Ospedale di Campostaggia. La Sala Operativa ha immediatamente diramato la nota alle pattuglie presenti sul territorio e gli agenti del Commissariato di Poggibonsi sono subito intervenuti sorprendendo i due malviventi mentre stavano ricevendo del denaro, circa 150 euro in contanti, da una donna. Avvicinatisi li hanno identificati chiedendo loro cosa stessero facendo. A quel punto i due hanno cercato di convincere i poliziotti che la signora, eseguendo una manovra maldestra nel parcheggiare la propria auto, aveva appena danneggiato lo specchietto della loro auto, una Fiat Doblò bianca, aggiungendo quindi che li stava risarcendo per il danno causato. Il funzionario e gli agenti hanno capito subito che si trattava di una scusa, anche perché quella dello specchietto è una tecnica esemplare di provetti truffatori.

La donna infatti aveva proposto ai due di andare dal carrozziere di fiducia per rimediare al danno, ma i due uomini, secondo quanto appreso dai poliziotti, avrebbero detto di trovarsi a Poggibonsi solo di passaggio.

Subito dopo, in stretto raccordo con la Sala operativa della Questura, i poliziotti del Commissariato, che avevano sentito qualche ora prima diramare un’altra nota di ricerca di un’autovettura analoga a quella dei due malfattori, hanno verificato che si trattava proprio della stessa.

Poche ore prima infatti una chiamata analoga per un caso simile era avvenuta dal parcheggio di un supermercato di Siena. Accertato che si trattava delle stesse persone ricercate dalla Polizia i due sono stati arrestati e accompagnati in Questura per essere trattenuti nelle camere di sicurezza a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Ma la loro storia di criminali non si è chiusa nella giornata di ieri con l’arresto. Mentre i colleghi del Commissariato di Poggibonsi li stavano accompagnando in via del Castoro, l’Ufficiale di polizia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico stava ricevendo da parte di un’anziana signora, di 83 anni, una denuncia di truffa. La donna, accompagnata dalla figlia, aveva appena finito di raccontare il raggiro di cui era stata vittima che, vedendo transitare i due arrestati, ha esclamato che uno di loro era proprio quello che l’aveva ingannata. Stavolta, la tecnica attuata era stata quella della falsa assicurazione sulla vita, non pagata dal genero per circa 1500 euro. Il truffatore aveva, nell’occasione, anche finto di telefonare alla figlia della donna riferendole che la stessa gli aveva detto di dargli tutto ciò che aveva in casa. L’anziana, lasciatasi in questo modo convincere, gli aveva consegnato 435 euro in contanti. Questa volta però, i due truffatori che si sono approfittati della sensibilità e della fragilità delle loro vittime, non hanno avuto scampo.