Attualità

Un corto "noir" ambientato a Poggibonsi

Esce il prossimo 19 maggio "Dirty Sugar", l'opera prima del giovane Francesco Rossi

Giovane regista poggibonsese

Uscirà giovedì 19 maggio, sui canali social YouTube e Facebook, il cortometraggio “Dirty Sugar” del regista poggibonsese Francesco Rossi. E se parliamo di opere di finzione, per lui, si tratta di una vera e propria prima. Infatti il videomaker ventunenne, autore già conosciuto nel panorama valdelsano, si confronta per la prima volta con un’ opera recitata. Il trailer, pubblicato su Facebook il 10 maggio, ha già ottenuto grandi risposte di pubblico, cosa che fa ben sperare per l’uscita del corto.

“E’ un gran risultato aver messo insieme questa cosa – dice proprio Rossi – è una vera e propria partenza con tutti i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. Lo svantaggio più evidente è il budget pari a zero, e poi abbiamo dalla nostra anche molta inesperienza, tipica di ogni prima volta, sia a livello di troupe che di cast.”

I vantaggi stanno però nella freschezza e nello spirito innovativo che crea l’idea di “Dirty Sugar”, 9 minuti di capovolgimenti di fronte, ambientati in una misteriosa e grigia Poggibonsi, dove una ragazza, durante una sessione di jogging, si imbatte in quello che sembrerebbe a tutti gli effetti un omicidio mafioso.

Un’ idea sviluppata da Rossi con i suoi coetanei aiuti regia Stefano Nardi e Simone Pasqualetti e portata avanti grazie al direttore della fotografia Davide Mandolini, grossetano, anche lui 21enne e alle musiche originali di Giuseppe Cutrera, 23 anni, impiantato da Caltanissetta a Siena. Una squadra di under insomma che ci offre un inizio interessante e speriamo un florido futuro.

Il cast è un altro importante esperimento di Rossi, con attori alle prime armi, ma che riescono a convincere, a partire da Vittoria Ferri, la protagonista, che si immedesima alla grande nel ruolo di Dirty Sugar. Esordio assoluto anche per i “poliziotti” Federico Canotti e Daniele Marri e i misteriosi Giacomo De Santi e Antonio Tavoletta.

Il corto è destinato alla visione in rete ma il creatore non esclude anche qualche futura proiezione. Nel frattempo è anche in gara in alcuni concorsi nazionali che potrebbero riservare importanti sorprese.

“Non è facile per noi competere con grandi produzioni, ma speriamo che l’idea possa essere apprezzata per quello che è e non per la quantità di mezzi utilizzati, vistosamente inferiore rispetto a quelli di una grossa casa di produzione. Punto di più su festival giovanili, dove ce la giochiamo ad armi pari, ma ogni sorpresa sarà ben accetta. Mi accontenterei di avere una buona visibilità web”, scherza Francesco Rossi.

Un’idea che può fare da traino per una Val d’Elsa sempre più attiva dal punto di vista artistico, anche per merito dei suoi giovani cittadini, impegnati nel costruire un futuro fatto di novità.