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Poste, l'Anci in aiuto a Casole

Polemiche a Pievescola, raccolto l'appello della Giunta casolese: lettera inviata a Rossi

Un incontro urgente per affrontare insieme la questione della chiusura e del ridimensionamento degli uffici postali della Toscana: è quanto ha richiesto la presidente di Anci Toscana Sara Biagiotti in una lettera inviata al presidente della Regione Enrico Rossi.

“Si tratta di un provvedimento unilaterale di Poste Italiane – ha scritto Sara Biagiotti a Rossi - che arriva a distanza di pochi anni dall’intesa del 2012 su un altro piano di razionalizzazione. Gli uffici postali sono spesso presidi essenziali per tanta parte della popolazione, soprattutto per chi abita lontano dai grandi centri e per gli anziani, che sarebbero i più penalizzati. E’ assurdo inoltre che i Comuni che si sono uniti o che stanno per farlo siano danneggiati dal piano, secondo una logica che va nella direzione opposta a quella che le fusioni vogliono perseguire”. Un appello che non è caduto nel vuoto quello lanciato da Piero Pii e da tutta la Giunta Comunale di Casole d'Elsa che aveva cercato appoggio da parte delle istituzioni regionali dopo la paventata chiusura dell'ufficio postale di Pievescola. Anche perché, come affermato dalla giunta casolese, ma come ribadito anche dalla presidente Anci, appare indispensabile affrontare la questione insieme alla Regione Toscana e proporre a Poste Italiane “soluzioni alternative e condivise”. In queste ore, soprattutto anche attraverso Facebook, è iniziata anche la protesta di alcuni cittadini per un taglio che appare quanto mai inopportuno visto che l'ufficio postale di Casole, seppur per due sole volte alla settimana, riesce a dare un servizio concreto per un bacino d'utenza di oltre mille persone.

Tra l'altro, nell'elenco stilato degli uffici a rischio chiusura ci sarebbe anche quello di Gracciano.