Le due ondate di sciame sismico che hanno colpito il Chianti e la Valdelsa nel giro di poche settimane, hanno accelerato tutti quei progetti e percorsi volti alla valorizzazione e tutela del patrimonio artistico e soprattutto architettonico locale. Ne sa qualcosa San Gimignano visto che è proprio nella città delle torri che nasce un “progetto pilota” per la sperimentazione di metodologie antisismiche estendibili a interi agglomerati urbani di interesse storico. La città e le sue celebri torri sono state oggetto di studio del progetto di ricerca del Rischio sismico negli edifici monumentali finanziato dalla Regione Toscana e condotto dall’Università di Firenze in collaborazione con l’Università di Siena e il Comune di San Gimignano. I risultati e le metodologie adottate saranno illustrati nel corso del convegno in programma domani alle 16 al Teatro dei Leggieri. Tra gli interventi in programma quelli del sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi, di Marco Masi, Area Coordinamento Educazione, Istruzione, Università e Ricerca Regione Toscana, di Gianni Bartoli, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Università degli Studi di Firenze, di Dario Albarello, dipartimento di Scienze fisiche, della terra e dell'ambiente dell’Università di Siena.