Attualità

Quella città dimenticata tra botti e cantine

L'Associazione Storica Poggibonsese ha organizzato un evento per riscoprire le vecchie tradizioni economiche e artigianali

Una delle foto d'epoca in mostra che documenta il lavoro nelle case vinicole

Dalle botti usate nelle vecchie cantine di Poggibonsi, alle vecchie cartoline pubblicitarie delle aziende, ad un video che ne racconta la storia e le trasformazioni. E’ un tributo al mondo del vino poggibonsese l’evento organizzato dall’Associazione Storica Poggibonsese che si aprirà sabato 16 maggio con la mostra “Storia di vino e di cantine a Poggibonsi” che sarà allestita fino al 24 maggio presso la sala polivalente della Ginestra.


Una mostra dedicata ai vecchi attrezzi per la produzione del vino e a documentazione storica, con l'esposizione di strumenti di lavoro con oltre un centinaio di oggetti, dalla zappa, ai tini, alle botti, ai caratelli e altro ancora.

La seconda parte dalla mostra vedrà esposte foto storiche e materiale d’epoca delle cantine poggibonsese, ovvero documenti, pubblicità, cartoline d’epoca. Nell’occasione sarà consegnato un riconoscimento alla memoria del farmacista poggibonsese Cesare Iozzi per le sue competenze in farmaceutica ed enologia: negli anni trenta infatti realizzò uno strumento per individuare l’acidità dell’uva, poi usato dalle cantine di Poggibonsi e non solo. In sua memoria verrà consegnata una pergamena alla famiglia. Durante l’inaugurazione sarà proiettato anche il video “Tra storia e vino” realizzato dal giovane Tommaso Cennini che racconta con parole e immagini la storia di alcune grandi cantine di Poggibonsi: Cecchi, Ancilli, Giunti, Raspollini, Piccini, Magni, Fassati e Melini. Un viaggio nei luoghi delle cantine, nella loro storia che è anche la storia delle trasformazioni urbanistiche ed economiche della città di Poggibonsi.