Attualità

Geotermia “Enel può fare di più”

Il sindaco: ​"pronti alla transizione energetica anche potenziando gli attuali poli geotermici solo nelle zone vocate”

Nel 2024 scadranno le attuali concessioni geotermiche, e il primo cittadino Francesco Guarguaglini non le manda a dire: “Enel deve rendere chiari ai comuni sede di impianto quali sono gli investimenti programmati, in particolare nell'area tradizionale, quella dei due poli produttivi di Larderello e Radicondoli".

L'intento è chiaro: “Radicondoli è pronta a mettere in atto la sfida per una efficace transizione energetica e la vuole raggiungere potenziando anche gli attuali poli produttivi posti nelle zone dichiarate idonee e a comprovata vocazione geotermica”.

Questo l'intervento del sindaco Guarguaglini su un tema di grandissima attualità: energie rinnovabili e sviluppo geotermico.

“Noi stiamo contribuendo per quasi il 5% del fabbisogno energetico della Toscana. Crediamo anche in altri possibili sviluppi, ma solo nelle zone previste dal Piano Strutturale. Radicondoli non è disposta a compromettere la parte del territorio dichiarato non idoneo alla geotermia e destinato ad un importante sviluppo turistico”.

Un paletto chiaro, per consentire anche una equilibrata diversificazione, fondamentale per la sostenibilità ambientale.

“Il territorio di Radicondoli è interessato da ampi e importanti insediamenti industriali geotermici dei quali andiamo orgogliosi - prosegue Guarguaglini - una vocazione che la comunità di Radicondoli considera primaria con sei centrali e una potenza installata di 140 MWh. Il nostro comune si colloca al secondo posto nella produzione geotermoelettrica regionale e nazionale”.

Tutt'altra storia riguardo alla previsione di Lucignano: "per una capacità produttiva di soli 5MWh, si prevede la realizzazione un impianto industriale di notevoli dimensioni e l’estensione con quasi 5 km di vapordotto - incalza il sindaco - si prevedono due centrali in aree non votate alla produzione di energia geotermica”.

Tale centrale di produzione si troverebbe ai piedi della collina di Radicondoli, con la centrale di re-iniezione proprio alla base della collina di Belforte.

“Il comune di Radicondoli, già a dicembre 2019, ha fornito alla Regione Toscana chiara indicazione sulle aree non idonee per l'istallazione di impianti di produzione di energia geotermica, tra le quali è ricompresa anche l’area dal permesso Lucignano."

Pertanto in quella località un eventuale impianto risulterebbe in totale contrasto con la pianificazione urbanistica.

Intanto tutti i sindaci dell'area geotermica hanno, proprio in questi giorni, alzato la voce:

"Non ci possiamo accontentare solo di progetti astratti e privi di concretezzaEnel può e deve dare di più. La crescita delle nostre comunità non può basarsi solo sulle azioni unilaterali di Enel”.