Cultura

Gli antichi luoghi rivivono con l'arte

A coronamento della la XXXV edizione del Festival di Radicondoli, un progetto artistico che porterà installazioni site-specific e sonore

Ad accompagnare la XXXV edizione del Festival di Radicondoli, che si tiene questo fine settimana, sarà inaugurato "Radicondoli per l'arte contemporanea”, un progetto artistico a cura del Comune e in collaborazione con Radicondoli Arte che porterà mostre, installazioni site-specific e sonore, cinema e arte.

In particolare faranno bella mostra di sè le installazioni di Simone Gori e  Antonello Ghezzi, l'architettura musicale "Boschetto sonoro" a cura di Antonio Aiazzi, l'installazione sonora ''Cronaca del luogo e del tempo ripetuto'' di Adelita Husni-Bey per il progetto "Una Boccata d’Arte” e il video documentario "Watermark" di Jennifer Baichwal e Edward Burtynsky a cura dello Schermo dell’arte.

Le opere - visibili fino al 31 agosto 2021 - si potranno trovare all'interno del suggestivo paesaggio di Radicondoli, in alcuni luoghi che negli ultimi anni sono stati dismessi o dimenticati, trasportandoli in una nuova dimensione in rapporto con la comunità.

Non a caso, la mostra collettiva di Simone Gori e Antonello Ghezzi si intitola "Come complicarsi la vita guardando le nuvole", mentre Gori ha curato l'installazione nella terrazza del Palazzo Comunale

Anche gli ex lavatoi hanno preso nuova vita, con l'opera “Vedere me in te” di Antonello/Ghezzi.