Attualità

Ranza, ancora violenze in cella

Due detenuti magrebini devastano la cella di isolamento dove erano rinchiusi: la dura posizione del sindacato

Non sembrerebbe finita, come hanno riportato alcuni sindacati, la furia di violenza e di protesta di due detenuti che solo qualche ora fa avevano dato fuoco ad un materasso all'interno del carcere di Ranza c reando scompiglio tra gli altri detenuti e gli stessi agenti di polizia. I due carcerati di origine magrebina, 55 e 28 anni, subito dopo l'episodio sono stati chiusi in due celle di isolamento separate, ma l'altra notte le hanno devastate rompendo tutto tutto ciò che c'era a portata di mano. Una violenza, gratuita e pericolosa, che sembra provenire da una richiesta di trasferimento.

“Sarebbe doveroso che simili atti incivili – hanno fatto sapere dalla segreteria territoriale di Cisl-Fns - venissero sanzionati con seri provvedimenti disciplinari tendenti a scongiurare il ripetersi di simili azioni che potrebbero compromettere la sicurezza degli operatori penitenziari”. Episodi che in effetti hanno messo in subbuglio per almeno un paio d'ore tutto il penitenziario con le forze di Polizia, già sotto organico, costrette a fare i salti mortali per scongiurare altri pericoli. Proprio per questo il sindacato si è complimentato con il personale di Polizia Penitenziaria “per l'alta professionalità dimostrata in situazioni di grave difficoltà operativa ed augura una pronta guarigione ai poliziotti”. Situazioni ed episodi spiacevoli che potrebbero diminuire se non cessare con una urgente riorganizzazione di tutta la struttura penitenziaria sangimignanese.