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Rifiuti calabresi, la Regione prende posizione

L'assessore Fratoni risponde alla Lega Nord: "Ha pagato la Calabria". A Poggibonsi tonnellate giornaliere di immondizia

“L’accordo tra la Regione Toscana e la Regione Calabria, prevede che dal territorio della Calabria siano conferiti in Toscana soltanto rifiuti urbani e non prevede costi a carico dei Comuni toscani, poiché i costi sono totalmente a carico della Regione Calabria”. Lo ha detto l’assessore toscano all’ambiente Federica Fratoni, rispondendo a un’interrogazione in Consiglio regionale presentata dai consiglieri della Lega Nord.

Numerose erano state infatti le polemiche sui camion in arrivo dalla Calabria a Poggibonsi contenenti tonnellate di rifiuti pronto per essere smaltiti a Poggibonsi: schieramenti politici e non solo enrano entrati a gamba tesa nel dibattito, coinvolgendo, direttamente e indirettamente, anche il primo cittadino Bussagli.

Ed uno dei nodi cruciali era proprio capire quanto l'operazione sarebbe costata, ma la precisazione è arrivata proprio dalla Regione, confermando che la Regione Calabria, per tutti questi tipi di conferimento, ha sostenuto un costo pari a 112 euro più Iva a tonnellata. L’assessore ha spiegato che la scadenza dell’accordo, a cui si è giunti su richiesta della Regione Calabria per fronteggiare il surplus di rifiuti prodotti nella stagione estiva, è fissata al 30 settembre. “Questo accordo, così come quello analogo sottoscritto con la Regione Liguria - ha sottolineato, infine, l’assessore Fratoni - dimostra che la Regione Toscana, al di là del colore politico del governatore in carica, ha dato la propria disponibilità ad aiutare territori in difficoltà ma garantendo la priorità e la sicurezza della gestione dei rifiuti toscani”. Poca soddisfazione da parte di Elisa Montemagni, esponente della Lega Nord “anche perché, dalle risposte, emerge che alcuni dei nostri quesiti sono stati male interpretati. La Toscana si è fatta carico di un problema non suo, oltretutto con ricavi che pensavamo fossero più alti e che, anziché agli impianti di smaltimento, avrebbero dovuto essere destinati ai territori”.