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La Sagra della Rana resiste anche al virus

La 45 esima edizione è partita a sorpresa, vista la situazione sanitaria. A Staggia un mese di cene a base di piatti locali fino al 30 agosto

Le rane di Staggia una volta erano pescate direttamente nel torrente omonimo che scorre a pochi passi dal borgo, ancora oggi sono il piatto più richiesto della festa della Rana che quest'anno raggiunge il ragguardevole traguardo delle 45 edizioni.

Le cene si svolgeranno dal giovedì alla domenica su prenotazione e con la dichiarazione delle generalità all'ingresso per ovviare alle norme anti contagio.

Sarà un'edizione ridotta ma la notizia è che la tradizionale sagra ci sarà nonostante la pandemia e i contagi che continuano a resistere in tutta la Toscana. Quest'anno sarà attivo il ristorante da sempre il punto forte della festa con le specialità di carne mentre il venerdì pesce, mentre giovedì, sabato e la domenica sarà disponibile anche la pizza. Per i più audaci oltre alle rane il sabato si potranno mangiare anche le lumache.

Una festa che ha raggiunto i 45 anni di vita e che fino a poco tempo fa non era in programma viste le situazioni sanitarie, invece nonostante tutto e con una discreta dose di coraggio i dirigenti del Gds Staggia da sempre organizzatore della sagra, hanno voluto provarci.

Un modo per riappropriarsi della socialità e per iniziare a riassaporare il gusto di vedere persone, magari affrontando anche il tema calcio dilettante, che dovrebbe forse riprendere a settembre.

Piccoli passi verso una normalità diversa, controllata e misurata che permette di andare avanti e vivere liberamente senza lockdown, la propria vita.