Attualità

Circonvallazione, riapre il cantiere

Una delle opere pubbliche più attese: sopralluogo del sindaco e del presidente della Provincia di Siena

Sopralluogo al cantiere

Riprendono i lavori per la realizzazione della circonvallazione esterna di San Gimignano. Dopo un lungo intercedere di interruzioni dovute ad autorizzazioni, approfondimenti progettuali, ricorsi al Tar e al fallimento della ditta incaricata, può finalmente proseguire l’opera di realizzazione della variante secondo il progetto di Provincia di Siena e Comune di San Gimignano. Nei giorni scorsi sono stati affidati i lavori per il completamento alla nuova ATI che ha sottoscritto il contratto. Per questo motivo si sono recati per un sopralluogo sul cantiere il presidente della Provincia di Siena Fabrizio Nepi e il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi.

"Con la ripartenza dei lavori, si apre un nuovo capitolo di questa travagliatissima opera - ha sottolineato il primo cittadino di San Gimignano – e tutti speriamo che questa sia davvero la volta buona. I Sangimignanesi sanno bene quanto sarà importante quest’opera per la tutela del Centro Storico, per una netta migliore organizzazione dell’accesso e della sosta alla Città antica ed ai quartieri ad essa connessi e per dare a residenti e turisti tutta una serie di servizi che, senza quest’arteria stradale, è impossibile garantire. Vorrei ringraziare la Provincia di Siena, dal Presidente a tutto lo staff tecnico-giuridico, per essere riusciti, con impegno e professionalità, a districare positivamente una tale matassa di negatività che si era concentrata negli anni su quest’opera".

"In questa fase così difficile per l’Ente Provincia, dovuta a mutamenti normativi, riassetti organizzativi, risparmi forzosi, tagli di risorse e di personale - ha aggiunto il presidente della Provincia di Siena - siamo riusciti, seppur con mille difficoltà e vicissitudini, a far ripartire un intervento molto importante non solo per il Comune di San Gimignano ma per tutto il territorio provinciale. Anche io voglio ringraziare i dipendenti di questo nostro Ente che, nonostante lavorino quotidianamente in una situazione di incertezza e di difficoltà, lavorano incessantemente per garantire almeno i servizi minimi alla cittadinanza".