Attualità

Migranti, ci vuole intesa tra Comuni e Prefettura

Mozione a San Gimignano della maggioranza e dell'assessore: "Accogliere non vuol dire solo collocare fisicamente"

“Abbiamo presentato questa mozione di concerto con l’Assessore Garosi – spiega Andrea Marrucci, capo gruppo del Centrosinistra - perché crediamo nel modello di ‘accoglienza diffusa’ della Regione Toscana, che permette integrazione, reti sociali e cooperazione. Ma se i comuni non sono coinvolti fin dall’inizio del sistema attuale dei bandi emessi dalla Prefettura, il rischio è quello di avere a che fare con numeri ingestibili. Ed è quello che vogliamo evitare, dato che fin qui il nostro sistema di accoglienza ha funzionato”. Sono queste le motivazioni che hanno spinto la maggioranza in consiglio comunale a San Gimignano ad affrontare il problema dei migranti.
Il testo approvato dal Consiglio impegna il Sindaco e la Giunta Comunale a promuovere, con gli altri comuni senesi, una intesa con la Prefettura affinché questa fornisca report delle attività dei centri stessi e dei soggetti gestori, oltre che e soprattutto a definire modalità di condivisione preventiva dell'incastro possibile fra bisogni di accoglienza di nuovi migranti e opportunità reali offerte dal nostro comune. Questo passaggio risulta essere particolarmente importante perché permette ai Comuni di essere soggetto attivo nella costruzione della necessaria rete sociale per la più efficace accoglienza dei migranti.
“Comprendiamo la pressione che c'è sulle prefetture e la stringente necessità di collocare i migranti in arrivo ma dobbiamo e vogliamo evitare – commenta Ilaria Garosi, Assessore alle politiche sociali del Comune di San Gimignano – che tale pressione snaturi un sistema che fino ad adesso ha funzionato. Accogliere non vuol dire solo collocare fisicamente ma dare la possibilità a questi ragazzi in arrivo di acquisire strumenti per una reale integrazione nel periodo in cui si trovano sul nostro territorio. Per fare questo e farlo bene però serve avere numeri coerenti alle opportunità che offre il territorio".
Il Comune di San Gimignano attraverso la Caritas Diocesana ha già ospitato, nel 2011,7 richiedenti asilo provenienti dall’emergenza Libia, seppure di nazionalità bengalese. A maggio 2016 l’Associazione “Differenze Culturali e Non Violenza Onlus” ha partecipato al bando della Prefettura di Siena ed ha accolto inizialmente 10 richiedenti asilo provenienti da Mali, Gambia e Nigeria. La medesima associazione gestisce dal 18 luglio altri 17 migranti inviati dalla Prefettura provenienti da Nigeria, Gambia ed Egitto fra cui tre minori.

In precedenza, l’Amministrazione comunale aveva aderito ad un progetto provinciale di accoglienza (SPRAR) gestito dall’Arci regionale e che vedeva coinvolti i 5 comuni valdelsani più quello di Siena, che ha ospitato 5 richiedenti asilo provenienti dal Gambia. Attualmente quindi, con due tipi di accoglienza diversa sul territorio sangimignanese sono ospitati 30 richiedenti asilo.