Attualità

Il Santa Fina si perfeziona nella riabilitazione

Il centro valdelsano adotta metodi di medicina tradizionale orientale per migliorare l'efficacia del sistema riabilitativo dei pazienti

È stato presentato oggi pomeriggio nell’auditorium dell’ospedale di Campostaggia il “Percorso di medicina integrata in riabilitazione”. Attivo dal primo febbraio al centro di riabilitazione funzionale "Santa Fina", favorisce l’inserimento di interventi di Medicina Integrata nel percorso riabilitativo dei pazienti ricoverati mediante l'impiego, di agopuntura e medicina tradizionale cinese. Inoltre, si prevede di integrare i trattamenti riabilitativi, quando possibile, anche con sedute di metodo Feldenkrais, in grado di ristabilire la qualità delle relazioni funzionali tra movimento, pensiero, immagine di sé e consapevolezza.

Responsabile del Percorso è la dottoressa Annalisa Casoni, responsabile scientifico è il dottor Franco Cracolici. Le tecniche proposte accrescono l’efficacia dei protocolli terapeutici convenzionali riabilitativi per il trattamento di disturbi quali dolore, afasia, ipertono, disfagia, neglect. Il Percorso avrà una durata sperimentale di 6 mesi.

“È un percorso nato dopo aver visto i risultati positivi e il gradimento dei pazienti ottenuti dal Progetto analogo del Centro di riabilitazione intensiva di Manciano, ma anche dal Progetto di Oncologia Integrata attivo al day hospital di Campostaggia, - dice la dottoressa Casoni -
Alla luce di ciò che è stato già praticato in Azienda sud est nel comune di Manciano, si è attivato al “Santa Fina” un affiancamento con Agopuntura del Servizio di riabilitazione e neurologia, con particolare attenzione agli esiti da ictus, - le parole del dottor Cracolici. - Questa medicina millenaria è promossa dagli istituti scientifici internazionali come risorsa preziosa anche nei casi dove la riabilitazione può essere integrata con l’agopuntura”.

“Questo servizio è destinato ai pazienti in regime di ricovero presso la UF Riabilitazione intensiva extraospedaliera "Santa Fina" allo scopo di migliorare la qualità di vita nel corso dei trattamenti riabilitativi, - conclude il direttore della Zona Distretto Alta Valdelsa Biancamaria Rossi - Oltre al dottor Cracolici, responsabile scientificio delle attività di Oncologia Integrata Asl Toscana sud est, ringrazio per il grande impegno e per la consueta professionalità sia la dottoressa Casoni, sia le dottoresse Tiziana Calamassi e Orietta Belmonte”.