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​Scuola, rientro a settembre ma con nuove modalità e sempre a distanza

Ormai certa la chiusura delle scuola anche a maggio. Si lavora per il nuovo anno scolastico che partirà dopo l’estate. Sul tavolo diverse ipotesi.

Ormai certa la chiusura delle scuola anche a maggio. Si lavora per il nuovo anno scolastico che partirà dopo l’estate. Sul tavolo diverse ipotesi.

È ormai tramontata l’ipotesi dell’apertura delle scuole a maggio. Lo ha confermato la Ministra Azzolina in un'intervista al Corriere della Sera. Le motivazioni alla base di questa scelta sono legate chiaramente all’evoluzione della pandemia in Italia che presenta ancora un numero troppo alti di decessi e una curva del contagio che scende ancora molto lentamente. La fase emergenziale, secondo quanto disposto dal DPCM 10 aprile 2020, si concluderà il 3 maggio: dal giorno successivo scatterà la cosiddetta fase due, contraddistinta da una graduale riapertura delle attività produttive nel rispetto del mantenimento della distanza di sicurezza.

Proprio il distanziamento sociale è il vero problema che tocca le nostre scuole. È chiaro infatti che l’organizzazione attuale degli istituti scolastici non permette il pieno rispetto della distanza di sicurezza, soprattutto nella scuola dell’infanzia e primaria, dove è impossibile pensare che gli alunni possano rispettare le norme di sicurezza per tutte le ore di lezione.

Per questo motivo il Ministero dell’istruzione, dopo aver messo in sicurezza l’anno scolastico e gli esami di Stato con il decreto 8 aprile n. 22, sta lavorando già al nuovo anno che partirà a settembre. La ministra Azzolina sta infatti istituendo un tavolo tecnico con esperti che lavoreranno, a fianco del governo, per mettere a punto un piano per la ripresa delle scuole a settembre.

Si sta già lavorando su alcune misure al fine di garantire la ripresa delle attività con la massima sicurezza per 8 milioni di studenti. Innanzitutto si prevede l’introduzione di alcuni dispositivi per garantire le minime condizioni di sicurezza:

Per quanto riguarda l’attività didattica nelle aule si pensa a diversi scenari:

Per contingentare l'accesso alle mense e agli spazi comuni si pensa anche qui a possibili turni per evitare affollamenti. Infine, occorre migliorare il funzionamento della didattica a distanza, dato che questa sicuramente diventerà, anche in futuro, una modalità di apprendimento a supporto delle lezioni in presenza. Nel merito, le misure per il potenziamento prevedono:

In definitiva, la scuola, così per come la conosciamo, potrebbe essere completamente stravolta. Tuttavia, la Ministra Azzolina si confessa fiduciosa e prevede che dopo questa emergenza uscirà una “scuola nuova” che sarà “al centro di un grande progetto di innovazione”.