Attualità

Se la biblioteca diventa un laboratorio di fisica

Esperimenti e lavori al microscopio tra le nuove esperienze didattiche per i bambini del comprensorio

Biologia e fisica da “toccare con mano” alla Biblioteca Comunale “Bruno Ciari” di Certaldo dove proseguono le attività didattiche laboratoriali, che, iniziate nel 2014 con le attività al microscopio, si sono poi ampliate con quelle legate alla fisica. Il tutto fa parte di un progetto con due diverse proposte rivolte a scuole elementari e medie.

La prima riguarda l'utilizzo del microscopio, che diventa ponte verso la consultazione e lettura di libri, mentre la seconda proposta ha per argomenti la fisica, l'ecologia e la meteorologia.

“I laboratori scientifici hanno l'obiettivo di far conoscere e frequentare la Biblioteca che oggi non è più solo luogo di lettura, ma vero e proprio centro di cultura attiva – ha detto l'assessore Jacopo Arrigoni – qui l'approccio alla conoscenza si sviluppa in diversi aspetti, compresa la parte pratica. Le varie attività didattiche, sia queste scientifiche che quelle legate alla lettura, sono esperienze di crescita individuale e collettiva; libri e testi scritti, sempre a disposizione in biblioteca, accompagnano lo svolgimento delle varie esperienze dirette e sono poi a disposizione per approfondire a posteriori”.

Queste particolari attività didattiche, che rientrano nel piano dell'offerta didattica messo a punto dalla direzione della Biblioteca e approvato dalla Giunta comunale, nascono su proposta di Marco Burgassi, dipendente della biblioteca con precedenti esperienze nel settore scientifico. Burgassi si occupa della progettazione e della realizzazione pratica di queste attività, utilizza i suoi strumenti di laboratorio (quali il microscopio) o da lui costruiti o reperiti, che sono spesso oggetti semplici e di uso comune.

Un'esperienza nuova e particolarmente stimolante, tesa a muovere la curiosità, raccontata da Burgassi con tanti aneddoti, che rivelano l'entusiasmo capace di suscitare nei ragazzi: “Molte volte i ragazzi, stupiti dagli esiti dei fenomeni sperimentati, in realtà spesso comuni e quotidiani ma poco notati e compresi, mi chiedono se sono un mago, ma infine capiscono che dietro a tutto questo c'è un bagaglio di conoscenze che anche loro possono acquisire”.