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Gsk: raggiunto l'accordo sui 61 esuberi

Firmata l'intesa tra sindacati e proprietà sui lavoratori in uscita. Pre-pensionamenti, part-time e incentivi

Ieri è stato firmato l'accordo sindacale tra Gsk, sindacati con il patrocinio delle Regione Toscana sul licenziamento di 61 dipendenti degli stabilimenti di Siena e Rosia.

L’obiettivo del confronto è stato quello di valutare le diverse opzioni applicabili nel rispetto delle persone e delle normative vigenti. La trattativa, si è conclusa con la stesura di un testo condiviso tra azienda e delegazione sindacale.

Con l’accordo raggiunto si sono definiti gli strumenti, quali pre-pensionamenti, part-time e incentivi all'esodo, a cui i lavoratori potranno richiedere di aderire, per poi valutare ogni possibilità di ricollocazione interna, laddove sostenibile.

La Regione Toscana si è inoltre impegnata a verificare la possibilità di ricollocare in altre aziende del territorio senese e toscano quei lavoratori che non dovessero trovare una soluzione attraverso gli strumenti sopra indicati. Gsk contribuirà con un incentivo all'assunzione corrisposto alle aziende che si renderanno disponibili.

L'Ente è intervenuto direttamente per tutelare le persone e le famiglie dei lavoratori costretti a lasciare il posto di lavoro in anticipo, inoltre il dialogo tra le parti proseguirà nei prossimi mesi con l’obiettivo comune di tutelare le persone e le attività dei siti di produzione per il futuro.

Lo stabilimento Gsk di Rosia è uno dei maggiori centri produttivi della multinazionale farmaceutica famosa per i vaccini ed è uno dei più all'avanguardia. La proprietà ha in progetto di rendere più flessibile la produzione ha quindi iniziato a ridurre il personale cercando di privilegiare le competenze più dinamiche.

L'accordo firmato ieri ha risolto una situazione di disagio che va ad aggiungersi alle molte criticità economiche legate alla crisi economica in corso, che ha colpito altri settori produttivi.