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Svelata la Fortezza, tra soddisfazione ed emozione

Il sindaco Bussagli: "Ci riappropriamo di uno spazio pubblico che ci proietta nel futuro". Investimento da 7 milioni di euro

Taglio del nastro alla presenza di molte autorità

Mura medicee restaurate, quattro porte portate a nuovo splendore, nuova illuminazione, quasi un chilometro e mezzo di camminamenti sopra la cinta muraria e 7 milioni di euro di intervento per un complesso monumentale che torna fruibile alla comunità e al territorio. E questo, in sintesi, ciò che si sono trovati davanti i poggibonsesi dopo il taglio del nastro della “nuova” Fortezza medicea di Poggio Imperiale a Poggibonsi.

Tantissime le persone, comuni cittadini e autorità, che hanno voluto essere presenti al taglio del nastro che per l'occasione è stato ambientato nel 1500 alla presenza di archibugieri, alfieri, fanti e cavalieri, spari a salve e urla di battaglia. Alla cerimonia, coordinata dall’assessore alla Cultura Nicola Berti, presenti il Sindaco David Bussagli, il Prefetto di Siena Renato Saccone, Marco Valenti direttore del Parco Archeologico, oltre a rappresentanti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Toscana, della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, i quattro ex sindaci di Poggibonsi che hanno portato avanti il progetto di valorizzazione della collina di Poggio Imperiale, Marcello Gentilini, Fabio Ceccherini, Luca Rugi, Lucia Coccheri e Giacomo Bassi in rappresentanza della Provincia di Siena, oltre a numerosi sindaci e amministratori di Comuni del senese e del fiorentino.

“Tanta l’emozione e tanto l’orgoglio legato al risultato raggiunto, consapevoli di segnare un punto importante nella storia della nostra città e di tutto il territorio. Ci riappropriamo di uno spazio pubblico – ha detto con un velo di emozione il sindaco di Poggibonsi David Bussagli - di una parte della nostra storia, di un bene culturale che ci proietta nel futuro”. Una sfida vinta, quella del restauro fatto con un progetto decisamente meticoloso e un'altra che si aprirà: “Compito nostro sarà quello di rendere questi luoghi vivi, vissuti e partecipati. Lo faremo consapevoli che questi anni di difficoltà hanno lasciato il segno anche sul fronte delle risorse a disposizione. Lo faremo insieme ai Comuni vicini, attivando sinergie come fatto fino ad ora”.