Attualità

Taglio del nastro da 7 milioni

Domani l'inaugurazione della "nuova" Fortezza: progetto fortemente voluto dal Comune grazie alla Fondazione Mps e ai soldi regionali del Piuss

Mura medicee tirate a lucido

Il grande giorno atteso da anni da tutti i poggibonsesi è arrivato: domani, sabato 6 giugno, taglio del nastro ufficiale per la Fortezza medicea di Poggio Imperiale al termine dell’intervento di restauro che ha interessato tutta la cinta muraria. La Fortezza, voluta da Lorenzo dei Medici e progettata dall'architetto Giuliano da Sangallo, è tornata a nuovo splendore con le quattro porte di nuovo visibili e valorizzate e con circa un chilometro e mezzo di camminamenti sopra le mura che offrono un panorama bellissimo sulle colline del Chianti, castelli, chiese e San Gimignano.


“Un recupero importante per la comunità e per il territorio – ha detto con soddisfazione il Sindaco David Bussagli - Ci riappropriamo di uno spazio pubblico, di una parte della nostra storia, di un bene culturale che ci proietta nel futuro. Con questo recupero, che ci emoziona e ci rende orgogliosi, si completa il progetto di valorizzazione di tutta l’area di Poggio Imperiale avviato alla fine degli anni ottanta e portato avanti con lungimiranza dai Sindaci e dalle Amministrazioni che si sono succedute”. E' anche per questo, infatti, che gli ex sindaci Marcello Gentilini, Fabio Ceccherini, Luca Rugi e Lucia Coccheri saranno presenti all’apertura di domani previsto per le 16,30 a Porta San Francesco. Insieme al Sindaco David Bussagli, saranno presenti il Prefetto di Siena Renato Saccone, Marco Valenti direttore del Parco Archeologico, rappresentanti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Toscana, della Fondazione MPS.

L’intervento di restauro è stato realizzato con un investimento importante che ha sfiorato i 7 milioni di euro sostenuto con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e grazie al cofinanziamento della Regione Toscana nell'ambito del programma europeo PIUSS Altavaldelsa “Città di Città” che ha coperto circa il 60 per cento dell’intera operazione.