Politica

Ticci punta sulla sicurezza

La candidata di Forza Italia parla di maggiori controlli per il territorio poggibonsese

L’incentivo della sicurezza nel territorio di Poggibonsi è un’altro dei punti cardine del programma di Forza Italia a Poggibonsi. “Basterebbero anche solo un paio di accorgimenti in più per incrementare la sicurezza cittadina.”

Afferma Alessandra Ticci, candidata a Sindaco di Forza Italia a Poggibonsi. “Penso a telecamere a circuito chiuso collegate con le forze dell’ordine, che sono presenti e sempre attive sul territorio ma spesso trovano difficoltà a monitorare gli accessi alla città. Inizialmente valuterei la possibilità di ubicarle nelle tre strade principali di accesso a Poggibonsi, per poi estenderle ad altre zone più a rischio, come ad esempio la 'pistina verde', considerata uno dei punti meno sicuri della città, in quanto il meno monitorabile. Sicurezza intesa anche come incremento della sorveglianza nell’orario che va dalle 18 alle 21 che, specie con la bella stagione, è quello che meglio rappresenta la fascia d’orario prediletta per i furti in appartamento, fatto che purtroppo ha subito un drastico incremento negli ultimi anni”.

Prosegue Ticci, che puntualizza: “Nel programma puntiamo anche sul ripristino del manto stradale, in quanto le strade di Poggibonsi a livello attuale sono più simili a mulattiere che a strade di cittadina percorrenza. Le buche spesso sono di dimensioni notevoli, i tombini stanno su tutt’altro livello rispetto all’asfalto, il tutto creando disagi non sottovalutabili agli automobilisti e ai pedoni. Troppe le denunce pervenute al Comune a tale proposito, una situazione che reputo vergognosa e per la quale auspico al più presto una soluzione concreta”.

“Altro aspetto degno di nota a Poggibonsi è anche la questione molto sentita della viabilità, aspetto affrontato nel nostro programma, in quanto riteniamo che debba essere studiata una alternativa valida ad una viabilità altamente limitante, come quella attuale. Principalmente a causa del sottopasso, la città appare chiaramente divisa in due e spesso per percorrere anche solo poche centinaia di metri si è costretti a fare chilometri.
Questo non lo trovo giusto, in primis per un discorso logistico che appare piuttosto limitante e in seconda battuta perché, il fatto in se, crea un surplus di traffico in determinate aree urbane, specie nelle ore di punta, con conseguente inquinamento dell’aria, disagi e rallentamento della circolazione”. Conclude Alessandra Ticci.