Le quindici abitazioni sono di proprietà di una cooperativa fondata negli anni Ottanta per le esigenze abitative del persone delle forze dell'ordine e delle forze armate. I tre indagati sono il responsabile della cooperativa, un ex assessore e un ex tecnico del Comune di Monteriggioni.
Il terreno su cui sono state costruite le case fu acquistato dalla coop nel 2009 da un privato dopo l'approbazione di una variante al piano strutturale e al regolamento urbanistico del Comune.