Almeno 25 truffe con vittime anche in Toscana fra le province di Arezzo, Siena e Prato, quattro persone arrestate dai carabinieri nel Monzese e nella Bergamasca, otto denunciati: è il bilancio di un'operazione che ha portato i militari monzesi a disvelare un sistema di truffe online con false vendite di automobili perpetrate non solo in Toscana ma in mezza Italia.
Per i quattro raggiunti dalle misure di custodia cautelare, due in carcere e due obblighi di dimora, le accuse sono a vario titolo di associazione per delinquere, truffa, sostituzione di persona e indebito utilizzo di strumenti di pagamento.
L'inchiesta è partita dalla Lombardia, scattata dopo la denuncia sporta da un uomo che aveva pagato l'anticipo per un'auto su una piattaforma online, scoprendo poco dopo che il venditore era sparito.
Da lì le indagini hanno portato i carabinieri ad accertare truffe nelle province di Monza, Vicenza, Udine, Torino, Arezzo, Napoli, Lecce, Siena, Padova, Mantova e Prato, con proventi delle ruberie per oltre 50mila euro complessivi.
Le vittime del raggiro finivano nella rete attratte da annunci esca pubblicati online, con tanto di foto e dettagli su siti dedicati alla compravendita di auto. Le indagini non sono concluse: i militari cercano di capire se si siano o meno verificati altri casi.