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Ufficio postale chiuso, il Comune alza la voce

Polemiche per la soppressione del servizio a Pievescola da parte di Poste Italiane. Appello del Comune alle istituzioni per non farlo chiudere

“Non è giusto che siano sempre le fasce più deboli della popolazione a pagare le scelte di chi dovrebbe tutelare i loro interessi e invece preferisce seguire logiche centraliste legate a presunti interessi economici”. E' con queste parole che l'amministrazione comunale di Casole d'Elsa ha redatto un documento che verrà presentato nel prossimo consiglio comunale per ribadire il proprio dissenso alla decisione di Poste Italiane di chiudere l’ufficio postale di Pievescola. Secondo le stime fatte dal Comune, infatti, chiudendo l'ufficio postale di Pievescola, attualmente aperto per due giorni alla settimana, si recheranno dei disagi notevoli per gli oltre mille utenti che verranno danneggiati da questa decisione presa da Poste italiane senza aver interpellato i sindaci e i cittadini.

“Si tratta di una decisione assurda - si legge nel documento - alla quale il Comune di Casole si opporrà decisamente facendosi portavoce delle legittime esigenze degli abitanti di Pievescola e dei territori limitrofi. Insieme agli altri Sindaci chiederemo un intervento del Prefetto e del Presidente della Regione Toscana perché è proprio nei centri minori che la presenza dell’ufficio postale è importante, garantendo un servizio essenziale per la popolazione”.

Una decisione arrivata nelle ultime ore e che, anche a livello regionale, sta già facendo molto discutere: il Comune di Casole, comunque, si dice “stanco di chiacchiere e proclami e attiveremo tutte le iniziative, anche le più clamorose, per impedire lo scempio che si sta facendo di un patrimonio costruito grazie soprattutto ai sacrifici della popolazione”. Oltre a qualsiasi tipo di presa di posizione l'amministrazione comunale casole invia un appello anche a tutte le istituzioni locali per respingere la proposta di Poste Italiane e di impedire, assieme ai cittadini, qualsiasi riduzione di servizi essenziali che già oggi sono al limite della decenza.

“Proprio per questo abbiamo convocato per martedì 10 febbraio alle ore 21 a Pievescola un Consiglio Comunale aperto. Tutti i cittadini, le organizzazioni sindacali e le Istituzioni sono invitati a partecipare alla discussione e ad esprimersi in merito alle azioni che si intende intraprendere a tutela degli interessi legittimi della nostra Comunità”.