Attualità

Un ciliegio in dono dal Giappone

In autunno verrà piantato a Palazzo Pretorio, simbolo del gemellaggio tra Certaldo che dura ormai da trenta anni

Da sinistra Lido Orsi, l'Assessore ai gemellaggi, Junko Watanabe e Miyoko Inaba.

La “Associazione dei ciliegi italo-giapponese” ha donato al Comune di Certaldo un ciliegio ornamentale giapponese che sarà piantato, in autunno, nel giardino di Palazzo Pretorio vicino alla Casa da Thè, luogo simbolo dell'amicizia tra Certaldo e il Giappone. Alla singolare, quanto simbolica donazione erano presenti Junko Watanabe e Machiko Sawabe presidentessa e segretaria dell'Associazione dei ciliegi italo-giapponese, Lido Orsi presidente dell'Associazione per gli Scambi interculturali, Miyoko Inaba membro dell'Associazione per gli Scambi interculturali, originaria di Kanramachi e attualmente residente a Certaldo.

L'Associazione aveva già donato 10 ciliegi, nel 2013, in occasione del trentennale del gemellaggio con il Comune di Kanramachi, piante che, insieme ad altre 20, furono installate nell'area a verde attigua alla rotatoria con la bandiera di Italia e Giappone a simboleggiare i 30 anni del gemellaggio.

“Lo scopo di questa donazione – ha spiegato la presidentessa dell'associazione Junko Watanabe – è quello di contribuire alla preservazione dell’ambiente naturale e, grazie anche al significato di questi ciliegi, approfondire gli scambi fra Certaldo e il Giappone. I ciliegi, dopo un lungo inverno, come se fosse una promessa, sbocciano in primavera con i particolari fiori rosa. Grazie alla loro bellezza avvolgono le persone in un manto di felicità. Vorremmo ampliare e consolidare gli scambi culturali e far sì che, come i ciliegi cresceranno forti e sani, così crescano anche i rapporti fra i nostri due paesi.”

L'amministrazione comunale si è detta lieta di accettare in dono e di prendersi cura di questo ciliegio, che nella cultura giapponese è simbolo di rinascita e prosperità, con l'auspicio futuro di mantenere vivo il rapporto con il Giappone e di continuare a rafforzarlo grazie all'Associazione per gli Scambi interculturali, al Comune di Kanramachi e anche all'Associazione dei ciliegi italo-giapponese.