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Un derby tra incertezze e polemiche

Colligiana-Siena domenica non si giocherà, incerta la data del rinvio: ma i tifosi non hanno digerito i prezzi alti dei biglietti

Adesso è ufficiale: il derby di domenica prossima, 8 febbraio, tra Colligiana e Siena non si giocherà. Quello che non è ancora ufficiale è quando la partita verrà disputata. La Robur infatti, come da regolamento, ha chiesto lo spostamento della partita perché un suo tesserato, il portiere Viola, è impegnato in questi giorni con la rappresentativa di Serie D al Torneo di Viareggio. Ma se la Lega aveva indicato come mercoledì prossimo alle ore 14,30 la data per un possibile recupero, è anche vero che se la rappresentativa di Serie D supererà i gironi eliminatori la partita potrebbe slittare di ulteriori sette giorni. Un caos tremendo dunque che mette a rischio la preparazione stessa delle due squadre, ma soprattutto limita uno spettacolo che poteva essere tale solo se giocato di domenica. Un conto è un derby, così sentito e così storico nel classico orario festivo, un conto a metà settimana e soprattutto in orario di lavoro. Come voler dare un calcio allo spettacolo. Non solo: se l'attesa si è fatta frenetica, soprattutto a Colle, è anche vero che in questi giorni si sono scatenate una serie di polemiche proprio contro la società biancorossa. Che per l'occasione ha indetto la “Giornata Biancorossa”, ovvero abbonamenti e Fidelity Crad non validi e ingresso in tribuna per tutti a 20 euro. Il presidente Rugi, infatti, ha visto in questa gara una possibile occasione per fare cassa e facendo due conti, presupponendo il tutto esaurito, ecco la volontà di mettere il tagliando per i tifosi ospiti – attesi circa mille supporters bianconeri – a poco più di dieci euro e tutti gli altri settori a venti. Ma gli sportivi biancorossi non ci stanno, perché a loro avviso, con le protesta montata su Facebook, non è un incentivo per invogliare i colligiani ad andare allo stadio.

A rompere le uova nel paniere alla società di via Liguria la richiesta del Siena, legittima di posticipare, la partita, con un ipotetico calo degli spettatori di quasi due terzi. Nonostante il probabile accordo di non giocare alle 14,30, bensì alle 20,30. Un bel dilemma, dunque e per adesso senza alcuna certezza.