Cultura

Un incontro-scontro tra Etruschi e Romani

Potranno adesso ripartire gli scavi alla Torraccia di Chiusi per approfondire un tema culturale e storico di fondamentale importanza

L'area vista dall'alto

Con l'acquisizione dell'area archeologica di Villa Aiano, acquistata dal Comune di San Gimignano per un importo di 40mila euro, si chiude una vicenda nata quasi 4 anni fa quando il Consiglio Comunale sangimignanese deliberò l’acquisizione del sito archeologico dando inizio ad un lungo iter burocratico giudiziario che, di recente, è stato al centro dell’interesse dei media nazionali ed anche oggetto di interrogazioni parlamentari dal momento che il sito, dopo gli scavi della metà degli anni duemila, versa oggi in condizioni di abbandono.

Si tratta di un'area con delle caratteristiche davvero sorprendenti e che adesso, dopo il consulto con la Sovrintendenza, gli studiosi potranno riprendere con un progetto serio a monitorare. Il sito di Torraccia di Chiusi è costituito di uno stretto pianoro, ubicato nella piccola valle formata dal torrente Foci, affluente dell’Elsa, nel cuore della Toscana, tra le città di Siena, Volterrra e San Gimignano. Si tratta di un sito per il quale il Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano ha concesso all’Université Catholique de Louvain in Belgio un'autorizzazione di scavo e che è diretto da Marco Cavalieri, professore di archeologia romana alla stessa università. Dall’estate 2005 e fino al 2012, una squadra di ricercatori, dottorandi e studenti ha iniziato una serie di indagini sul sito, scoprendo le vestigia di almeno tre vani di un'antica villa romana, databile tra il IV e il VI secolo d. C. Lo scopo dell’indagine è di scavare almeno una parte dell’edificio individuato, di studiarne il materiale ed organizzare un convegno internazionale su le fasi di occupazione romana della Toscana, regione che è il cuore della civiltà etrusca. L’incontro-scontro tra il mondo romano ed etrusco è interessante ed è rimasto finora un argomento poco studiato: lo scavo di Torraccia di Chiusi vorrebbe approfondirlo grazie al contributo di nuovi dati archeologici e di nuove interpretazione storiche.