Attualità

Un Medioevo tra Sacro e Profano

Parte domani il venticinquesimo appuntamento con la tradizionale festa di Monteriggioni: tra le novità gli antichi mestieri

Venticinque anni di “Monteriggioni di Torri si corona” per una edizione tutta da ricordare. Tutto è pronto tra le mura del Castello per un tuffo nel Medioevo all’insegna del “Sacro e Profano” in programma nei primi due weekend di luglio tra antichi mestieri, spettacoli di strada, il corteo storico e tanta musica.Si comincia il 3 luglio alle 16 con l’apertura delle biglietterie. Dalle 17 sarà possibile ammirare le attività artigiane, mentre dalle 18 alle 23 giullari, saltimbanchi, musici e giocolieri allieteranno i visitatori per le vie del Castello, mentre per i più piccoli dalle ore 18 ci sarà il Teatro dei Burattini. Alle 19 è in programma il Gran Corteo per le vie del Castello e l’arrivo del vicario della Repubblica di Siena. E mentre a cena apriranno le taverne, dalle ore 20 sono in programma gli spettacoli di Gullo di Favilla in coro, il Convivio dei Giullari, “Le mille e una notte” a cura di Vita Nova, “L’uomo serpente” di Marco Cardona, e “Virtù e Luxuria” del Teatro del Ramino. A chiudere il primo giorno di festa dalle ore 23,30 sarà il Gran Ballo con la Giostra.

Sabato, invece, le biglietterie apriranno alle ore 15,30 per dare la possibilità a turisti e cittadini di sbirciare tra le attività artigiane e assistere al corteo per le vie del Castello. Alle 18 la Compagnia del Drago Nero darà vita allo spettacolo “La spada spezzata” mentre alle ore 18,45 è in programma il Gran Corteo per le vie del Castello e la chiamata alle Armi. Dalle 19 spazio al teatro di strada con Movu Amour, il Convivio dei Giullari, Vita Nova in “Le mille e una notte”, “L’uomo serpente” di Marco Cardona, e “Virtù e Luxuria” del Teatro del Ramino. Poi spazio al Gran ballo con la Giostra e percussioni e suoni dal Medioevo fino a notte fonda, con lo stesso copione che si ripeterà anche nella giornata di domenica.

Tra le novità di questa edizione il fatto che le antiche vie del Castello diventeranno i quartieri degli antichi mestieri con fabbri, ceramisti, correggiai, falegnami, intagliatori, tintori, speziari, cuochi. Tutti in grado di realizzare oggetti sul posto, utilizzando solo attrezzi e strumenti storici pronti a far rivivere l’atmosfera di un mercato basso medievale. Ci saranno, inoltre, la guardia alla porta principale, la ronda sulle mura e all'interno del Castello. Gli armati saranno accampati con proprie tende lungo le mura mentre l'accampamento sarà interamente visitabile anche con valenza didattica.